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Medici e Infermieri preoccupati per il Decreto Flussi: anche i professionisti stranieri devono essere riconosciuti in Italia.

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La Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI) e la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) hanno espresso forti preoccupazioni riguardo alle disposizioni contenute nel Decreto flussi, che proroga fino al 2027 la possibilità per i professionisti sanitari stranieri di esercitare in Italia senza il riconoscimento delle qualifiche professionali italiane e senza l’iscrizione agli Ordini professionali italiani.

Principali critiche:

  1. Mancanza di Regolamentazione
    • Il decreto consente a infermieri, medici e altri professionisti sanitari stranieri di esercitare in Italia purché iscritti all’Ordine del loro Paese di origine, senza necessità di verifica della qualificazione o del percorso formativo.
    • Non è prevista l’iscrizione in elenchi speciali gestiti dagli Ordini italiani, rendendo impossibile il controllo deontologico.
  2. Rischi per i Cittadini
    • Senza una verifica dei titoli e una supervisione deontologica, non è garantita la qualità e la sicurezza delle prestazioni sanitarie.
    • Si teme che situazioni simili a quelle del passato, come la liberalizzazione della pubblicità sanitaria che ha ridotto i controlli degli Ordini, possano ripetersi, mettendo a rischio i cittadini.
  3. Delegittimazione degli Ordini
    • Gli Ordini professionali, che rappresentano un’estensione dello Stato per la tutela della salute pubblica, vedono ridimensionato il loro ruolo.
    • Questo processo contrasta con le richieste di maggiore controllo e garanzie di qualità emerse dai recenti episodi di malasanità.

Richiesta di una soluzione.

FNOPI e FNOMCeO fanno appello alla Conferenza delle Regioni, presieduta da Massimiliano Fedriga, per approvare l’atto d’intesa già predisposto. Questo atto prevede:

  • Un registro speciale per i professionisti stranieri presso gli Ordini italiani, consentendo il monitoraggio della loro attività.
  • Una verifica dell’equivalenza dei titoli e del percorso formativo per garantire standard uniformi.

Critiche al carattere temporaneo delle proroghe.

Secondo FNOPI e FNOMCeO, il continuo ricorso a proroghe temporanee rischia di diventare una misura strutturale, senza affrontare in modo sistemico il problema della carenza di personale sanitario.
Le soluzioni, secondo le Federazioni, dovrebbero basarsi su:

  • Regole uguali per tutti i professionisti (italiani e stranieri).
  • Garanzie certe per i cittadini, basate su solidità e rigore.

La questione evidenzia il delicato equilibrio tra la necessità di sopperire alla carenza di personale sanitario e la tutela della qualità e sicurezza del sistema sanitario. FNOPI e FNOMCeO insistono per un approccio che coniughi l’inclusione dei professionisti stranieri con il mantenimento degli standard professionali italiani.

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