Medici e Infermieri fra Bodycam e Forze di Polizia. Mozione per contrastare le aggressioni.

Bodycam per il personale in servizio sulle ambulanze e sanitari mai da soli con utenza potenzialmente aggressiva: i Consiglieri Amente, Carpentieri, Pisacane e Piscitelli lo scorso 24 settembre hanno presentato al Consiglio Regionale campano una rigida mozione per tentare di contrastare l’ondata di violenza contro il personale sanitario.

Il testo chiede anzitutto una reale applicazione del DL 34/2023, che introduce per il Questore la possibilità di porre unità fisse della Polizia di Stato presso le strutture, pubbliche e convenzionate, dotate di unità di emergenza-urgenza; tale DL prevede la reclusione dai 2 ai 5 anni per le lesioni personali agli operatori sanitari in servizio, reato che col DL 31/2024 è divenuto perseguibile d’ufficio. Misure che non paiono aver agito da deterrente: nel solo 2023 l’indagine ONSEPS conta circa 18mila operatori coinvolti in episodi di aggressione.

Non si pensa però al solo lato securitario della questione (col rischio che il paziente riscontri l’immagine di una Sanità ostile, lontana dai bisogni dell’assistito, leitmotiv della maggioranza delle aggressioni): intervengono altri punti della mozione, volti sia all’educazione dei sanitari nella gestione di questi particolari eventi, sia all’educazione della popolazione circa le conseguenze di tali episodi sul personale sanitario; progetti sicuramente più a lungo termine, che non si limiterebbero a dare una risposta ai singoli eventi acuti, bensì agirebbero nell’ottica di ricostruire quell’alleanza Sanità-paziente che da qualche tempo si fatica a creare.