Mancano 450 Infermieri: l’Allarme dell’Opi Trento.
Il Presidente degli Ordini degli Infermieri di Trento, Daniel Pedrotti, ha lanciato un allarme riguardante la carenza di infermieri necessaria per attuare il potenziamento dell’assistenza territoriale, come previsto dal decreto ministeriale 77 del 2022. La situazione è critica: nonostante la roadmap del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza preveda l’apertura di nuove strutture di prossimità, tra cui dieci Case di Comunità e tre Ospedali di Comunità in Trentino, il personale infermieristico per renderle operative scarseggia gravemente.
La Situazione Attuale
Secondo i dati della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (Fnopi), mancano attualmente 253 infermieri negli organici trentini. La legge prevede la presenza di un infermiere di Famiglia o di Comunità (IFoC) ogni trentamila abitanti. Con l’aumento del fabbisogno previsto nei prossimi anni, saranno necessari altri 180-200 infermieri solo per coprire il ruolo di IFoC, portando il totale della carenza a circa 430-450 professionisti.
Necessità di Risorse e Riforme
L’assessore alla Salute, Mario Tonina, riconosce la necessità di reclutare personale sanitario per potenziare la sanità territoriale trentina, auspicando di ottenere le risorse necessarie attraverso un piano di investimento e attrattività. Elisa Viliotti, Presidente della Consulta per la Salute, ha sottolineato l’importanza di creare un modello integrato di assistenza territoriale, che includa la collaborazione tra ospedali, rete assistenziale, specialità, e comunità locali.
Pedrotti ha sottolineato l’urgenza di riforme strutturali per invertire la rotta, con investimenti economici e modifiche normative, come l’abbattimento del tetto di spesa del personale. Ha anche richiesto il riconoscimento del valore e della specificità degli infermieri nei contratti e l’espansione di percorsi di carriera negli ambiti clinico-assistenziale, formativo e organizzativo.
Interventi Organizzativi
Un punto cruciale è l’autorizzazione provinciale agli infermieri per prescrivere ausili, presidi sanitari, interventi e trattamenti assistenziali. Pedrotti ha concluso affermando che solo con questi cambiamenti gli infermieri potranno incidere efficacemente sugli esiti di salute e dare la giusta direzione al sistema sanitario trentino.
Conclusioni
La carenza di infermieri in Trentino rappresenta un ostacolo significativo per il potenziamento dell’assistenza territoriale. L’appello di Daniel Pedrotti e le dichiarazioni delle autorità sanitarie locali evidenziano l’urgenza di risorse aggiuntive e riforme strutturali per garantire un sistema sanitario efficiente e integrato. Il successo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dipenderà dalla capacità di affrontare queste sfide in modo tempestivo e coordinato.
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