Liste d’Attesa, Nursind: “senza assumere nuovi Infermieri e dare loro ruoli di responsabilità chiuderanno Ospedali”.
Andrea Bottega, segretario nazionale del sindacato degli infermieri Nursind, ha espresso preoccupazioni significative durante un’audizione in commissione Affari sociali e Sanità del Senato sul decreto-legge riguardante le liste d’attesa. Bottega ha criticato il decreto, affermando che non affronta adeguatamente il problema e potrebbe avere solo un effetto di facciata.
Critiche al Decreto
Bottega ha evidenziato che anche se il decreto riuscisse a ridurre il numero delle prime visite, questo sposterebbe semplicemente i tempi di attesa dalla fase diagnostica a quella terapeutica, senza risolvere realmente il problema. Ha spiegato che una maggiore capacità diagnostica porterebbe a un aumento delle diagnosi e, di conseguenza, al numero di interventi chirurgici necessari. Tuttavia, con la carenza di personale e di posti letto nelle strutture pubbliche, non sarebbe possibile soddisfare questa domanda crescente.
Carenza di Personale Infermieristico
Il vero ostacolo alla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), secondo Bottega, è la crescente difficoltà nel reperire personale infermieristico. Il Nursind stima che questa carenza continuerà a peggiorare, con una mancanza prevista di ulteriori 50.000 infermieri entro il 2030, rendendo vano il decreto appena varato.
Proposte del Nursind
Bottega ha sottolineato che nessuno a livello istituzionale sembra prendersi carico della carenza di infermieri, a differenza di altre emergenze come quella del granchio blu. Il Nursind ha quindi proposto in Commissione una modifica della legge sulle professioni sanitarie, che permetterebbe una maggiore valorizzazione delle attività infermieristiche e un nuovo assetto organizzativo. Questo libererebbe tempo ai medici per le prime visite, migliorando la gestione delle liste d’attesa.
Critiche Specifiche al Decreto
Bottega ha inoltre criticato il tetto di spesa previsto dal decreto, ritenendolo peggiorativo rispetto al precedente decreto Calabria. Ha spiegato che l’incremento della spesa per il personale sanitario, anche se possibile fino al 15%, è vincolato a richieste specifiche delle Regioni e a misure compensative da approvare con apposito decreto. Questo potrebbe essere ostacolato da veti di alcuni governatori, soprattutto quelli alle prese con piani di rientro.
Problemi Legislativi e Retributivi
Un ulteriore problema evidenziato dal Nursind riguarda l’articolo 7 del decreto, che prevede un’imposta sostitutiva del 15% per le prestazioni aggiuntive del personale sanitario. Bottega ha avvertito che questa detassazione potrebbe causare una perdita economica per gli infermieri, riducendo la loro retribuzione a causa del superamento dell’imponibile previdenziale di 2.692 euro mensili. Ha quindi richiesto un intervento urgente sul testo per neutralizzare questi effetti penalizzanti.
Conclusioni
Il Nursind ha espresso forti riserve sul decreto-legge relativo alle liste d’attesa, evidenziando che senza un adeguato numero di infermieri, le strutture ospedaliere rischiano di chiudere. Ha avanzato proposte concrete per migliorare la situazione, ma ha anche sottolineato la necessità di modifiche legislative per evitare che il decreto causi ulteriori problemi al personale sanitario.
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