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L’Infermiere in Italia. Come è nato e quali sono le prospettive future della professione?

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La storia della professione infermieristica in Italia è lunga e ricca di cambiamenti. Le prime figure di assistenza ai malati risalgono al Medioevo, quando erano principalmente religiosi e laici a prendersi cura dei bisognosi all’interno di conventi, monasteri e lungo i percorsi di pellegrinaggio. È proprio da questo contesto che deriva il termine “infermiere”, da “infirmus”, che indicava il monaco addetto all’accoglienza e all’assistenza di malati e pellegrini.

Le tappe fondamentali:

  • 1861: Unificazione d’Italia e avvio della professionalizzazione. Nascono le prime scuole per infermiere laiche, con corsi di formazione di base.
  • 1925: Regio Decreto-Legge 15 agosto 1925 n. 1832. Istituzione delle Scuole Professionali per Infermiere Professionali, con diploma abilitante.
  • 1954: Decreto 14 ottobre 1954, n. 1152. Istituzione dei Collegi delle infermiere professionali, vigilatrici d’infanzia e assistenti sanitarie visitatrici.
  • 1960: Primo Codice Deontologico per le infermiere italiane.
  • 1973: Recepimento dell’Accordo europeo sull’istruzione e formazione degli infermieri professionali (legge 15 novembre 1973, n. 795). Aumento della durata del corso di studi a 3 anni.
  • 1992: Istituzione del Diploma Universitario in Scienze Infermieristiche.
  • 1994: Definizione del profilo professionale dell’infermiere.
  • 1995: Legge 42 del 30 marzo 1995. Abolita la formazione regionale e passaggio all’università. La laurea diventa il titolo abilitante all’esercizio della professione.
  • 2001: Istituzione della Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche.
  • 2009: Riforma del sistema universitario con l’introduzione del Dottorato di Ricerca in Scienze Infermieristiche.

Futuro sviluppo professionale.

La professione infermieristica in Italia è in continua evoluzione, con un focus sempre maggiore sulla formazione, la ricerca e l’innovazione. Gli infermieri di oggi sono professionisti altamente qualificati che operano in una vasta gamma di contesti sanitari, dall’ospedale al territorio.

Alcuni dei principali trend futuri:

  • Invecchiamento della popolazione e aumento delle malattie croniche: Aumento della domanda di assistenza infermieristica qualificata.
  • Sviluppo delle tecnologie sanitarie: Necessità di competenze aggiornate per l’utilizzo di nuove tecnologie e dispositivi.
  • Centralità del paziente: Ruolo sempre più centrale dell’infermiere nel processo di cura, con un approccio olistico e personalizzato.
  • Ricerca e innovazione: Sviluppo di nuove conoscenze e competenze per migliorare la qualità dell’assistenza.
  • Formazione continua: Aggiornamento costante delle competenze per rimanere al passo con le ultime evidenze scientifiche.

In questo scenario, gli infermieri italiani continueranno a giocare un ruolo fondamentale nel garantire un’assistenza sanitaria di qualità e sicura ai cittadini. La loro professionalità, dedizione e competenza saranno sempre più preziose per affrontare le sfide del futuro.

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