L’assessore Donini: “In Emilia-Romagna mancano 4.000 infermieri. Arrivi dall’India solo una soluzione tampone”.
La carenza di infermieri in Emilia-Romagna è un problema urgente. Secondo l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, servono 4.000 nuovi infermieri nella regione, mentre a livello nazionale ne mancano 65.000. Nonostante gli arrivi dall’India offrano un aiuto temporaneo, Donini sottolinea che la soluzione è investire un miliardo di euro all’anno per aumentare le retribuzioni e rendere la professione infermieristica più attrattiva. Durante una conferenza a Bologna, Donini ha presentato questa proposta, insieme a un piano per migliorare la formazione con nuove lauree magistrali a indirizzo clinico.
La proposta di Donini per contrastare la carenza di infermieri.
Durante un incontro a Bologna, Raffaele Donini, assessore uscente alla Sanità dell’Emilia-Romagna e coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni, ha lanciato una proposta per risolvere la drammatica carenza di infermieri. In Emilia-Romagna mancano circa 4.000 infermieri, mentre a livello nazionale il deficit è di 65.000.
La proposta prevede l’investimento di almeno un miliardo di euro all’anno per adeguare le retribuzioni del personale sanitario ai livelli europei, rendendo la professione infermieristica più attrattiva e prevenendo la fuga di professionisti all’estero. Negli ultimi tre anni, infatti, circa 15.000 infermieri italiani hanno scelto di lavorare in altri paesi, di cui un migliaio provenienti dall’Emilia-Romagna.
L’arrivo di infermieri dall’India, una soluzione temporanea.
Il ministero della Salute ha avviato il reclutamento di infermieri provenienti dall’India per rispondere alla crisi di personale negli ospedali italiani. Sebbene questa misura possa fornire un sollievo immediato, Donini la definisce una “soluzione tampone” e invita a pensare a lungo termine.
“Non possiamo continuare a mettere cerotti sulla sanità”, ha dichiarato Donini, evidenziando come anche gli infermieri indiani, una volta constatate le differenze salariali con altri paesi europei come la Germania, potrebbero abbandonare l’Italia. Questo rischio evidenzia la necessità di un intervento strutturale per rendere la professione infermieristica più competitiva sul piano retributivo.
La proposta di nuove lauree magistrali per infermieri.
Oltre all’aumento delle retribuzioni, Donini e Michele de Pascale, candidato alla presidenza della regione per il centrosinistra, propongono la creazione di una nuova laurea magistrale in scienze infermieristiche a indirizzo clinico. Questa offerta formativa prevede sei aree specialistiche: cure primarie, pediatria, salute mentale, geriatria, area critica e chirurgia.
L’obiettivo è superare i limiti dell’attuale laurea magistrale, che è principalmente orientata verso ruoli dirigenziali e organizzativi, e formare figure infermieristiche con competenze cliniche avanzate. Questo permetterebbe agli infermieri di assumere responsabilità maggiori e di rispondere alle esigenze sempre più complesse del sistema sanitario nazionale.
Un appello per un investimento nazionale.
Donini ha dichiarato che porterà la proposta a Roma, in qualità di coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni. L’assessore ha sottolineato che il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha promesso di portare il Fondo sanitario nazionale al 7% del PIL, e chiede che il primo miliardo sia destinato all’aumento delle retribuzioni degli infermieri.
Questa iniziativa non rappresenta soltanto un miglioramento per il personale sanitario, ma è una scelta strategica per garantire la sostenibilità del sistema sanitario nel lungo termine. Senza un intervento strutturale, l’Italia rischia di vedere aumentare ulteriormente la fuga di infermieri all’estero, aggravando una situazione già critica.
Serve risolvere la carenza.
La proposta di Raffaele Donini punta a risolvere la carenza cronica di infermieri in Emilia-Romagna e in Italia attraverso un investimento strutturale che aumenti le retribuzioni e migliori la formazione. L’arrivo di infermieri dall’India offre un sollievo temporaneo, ma per garantire un sistema sanitario efficiente e competitivo è necessario agire in modo duraturo. Il piano prevede anche la creazione di nuove lauree magistrali per infermieri clinici, rafforzando così la preparazione professionale e la qualità delle cure offerte ai cittadini.
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