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La questione infermieristica: le riflessioni di Nino Cartabellotta al 3° Congresso Nazionale di FNOPI.

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Si è concluso ieri a Rimini il 3° Congresso Nazionale della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI), un evento di grande rilevanza per il settore sanitario italiano, durante il quale Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE, ha presentato una relazione incisiva sulla “questione infermieristica”. Il suo intervento, accolto con grande partecipazione, ha messo in luce le sfide cruciali che il nostro Servizio Sanitario Nazionale (SSN) si trova ad affrontare, supportato da dati e statistiche che non lasciano spazio a interpretazioni soggettive.

Un’analisi basata sui numeri.

Cartabellotta ha sempre sottolineato l’importanza dei numeri nel valutare la salute del sistema sanitario. Questi dati, più che opinioni personali o pressioni di lobby, rappresentano una reality check della situazione attuale. I numeri presentati durante l’intervento sono stati impietosi, evidenziando problematiche fondamentali come la “gobba pensionistica” – una generazione di professionisti in procinto di andare in pensione – e la media degli stipendi rispetto agli altri Paesi europei.

Inoltre, è stato fatto notare un aspetto preoccupante per il futuro del professionisti sanitari: l’accesso ai Corsi di Laurea. Cartabellotta ha osservato che il numero di aspiranti infermieri e medici sta diminuendo, il che preannuncia un futuro non solo incerto, ma anche potenzialmente deficitario in termini di personale qualificato.

La debolezza dei Master e del sistema ECM.

Un punto significativo della sua relazione ha riguardato la debolezza dei master attualmente offerti e l’efficacia del sistema di Educazione Continua in Medicina (ECM). Cartabellotta ha evidenziato come la formazione continua non stia rispondendo adeguatamente alle esigenze di un sistema sanitario in evoluzione e come, senza un adeguato aggiornamento e sviluppo professionale, si rischi di compromettere ulteriormente la qualità dell’assistenza.

La riforma dell’accesso ai Corsi di Medicina.

Un altro aspetto centrale della discussione è stato la recente riforma dell’accesso ai corsi di Medicina. Come sottolineato da Cartabellotta, il 75% degli studenti verrà espulso dal sistema dopo sei mesi, rischiando di portare molti aspiranti professionisti, già demotivati, a cercare sbocchi in altri corsi delle Professioni Sanitarie. Questo comporta non solo un evidente disagio per gli individui coinvolti, ma anche una futura provvisoria scarsità di professionisti nel settore sanitario.

Un futuro complesso.

In conclusione, la relazione di Nino Cartabellotta non solo ha gettato luce sulle attuali criticità che il sistema sanitario e, in particolare, la professione infermieristica, stanno affrontando, ma ha anche offerto una visione preoccupante di un futuro che si prospetta ancor più complesso. È fondamentale che istituzioni, professionisti e cittadini prendano coscienza di queste sfide e lavorino insieme per garantire un SSN sempre più forte, sostenibile e capace di rispondere alle esigenze della popolazione.

Questo Congresso è stato quindi un’importante occasione di confronto e riflessione, dalla quale emerge chiara la necessità di un impegno collettivo per affrontare le sfide future e assicurare un’assistenza sanitaria di qualità a tutti i cittadini.

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