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La Formazione degli OSS: un punto cruciale per l’evoluzione della Professione.

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Egr. Direttore,

negli ultimi tempi si è acceso il dibattito sulla figura dell’Assistente Infermiere e sulle sue implicazioni per il sistema sanitario italiano. Tuttavia, in questo articolo vogliamo concentrarci su un aspetto che riteniamo centrale: la formazione degli Operatori Socio-Sanitari (OSS). Attualmente, il percorso formativo dell’OSS in Italia prevede 1.000 ore, ma è evidente che questo non basta per affrontare le sfide del presente e del futuro. Per garantire un servizio più qualificato e migliorare le competenze degli operatori, è necessaria una revisione sostanziale dei percorsi formativi. Vediamo perché.

Adeguarsi agli Standard Europei.

Nei Paesi come Germania e Austria, il percorso formativo degli OSS è molto più strutturato. In Germania, ad esempio, la formazione dura fino a due anni, con circa 1.600 ore complessive. Questi standard più elevati dimostrano che in Italia c’è un bisogno urgente di potenziare il programma formativo per gli OSS, superando le 1.000 ore attuali. Un percorso formativo più lungo e approfondito garantirebbe una maggiore preparazione e, di conseguenza, un’assistenza più qualificata ai pazienti.

Superare l’Attestato di Qualifica.

Una delle principali proposte è l’introduzione di un diploma di qualifica, che preveda almeno 2.000 ore di formazione e un esame finale. Questo passaggio garantirebbe una preparazione più completa e dignitosa per gli OSS. In passato, la Federazione Migep e gli Stati Generali dell’Oss, tra cui SHC OSS, hanno sostenuto questa riforma attraverso diverse iniziative legislative. Un titolo di studio più avanzato migliorerebbe non solo le competenze, ma anche il riconoscimento sociale e professionale degli operatori.

Riqualificazione del Personale.

Un altro punto cruciale è la necessità di avviare percorsi di riqualificazione per le figure professionali in via di esaurimento, come le puericultrici e gli infermieri generici. Gli istituti socio-sanitari potrebbero svolgere un ruolo fondamentale in questo processo, offrendo diplomi e corsi di aggiornamento. È importante evitare scorciatoie, come le “sanatorie” che permettono di ottenere qualifiche in modo rapido e spesso insufficiente.

Standardizzazione della Formazione.

Oggi la formazione degli OSS varia enormemente da regione a regione, creando una frammentazione che rende difficile garantire competenze omogenee su tutto il territorio nazionale. Gli enti formativi accreditati, spesso più interessati al profitto che alla qualità, hanno abbassato il livello della formazione. Per affrontare questa sfida, è fondamentale creare criteri unificati e standardizzati a livello nazionale, garantendo così una preparazione uniforme e facilitando la mobilità professionale degli operatori.

Criticità nella Formazione dell’Assistente Infermiere.

La proposta dell’Assistente Infermiere prevede un percorso di formazione complementare di 500 ore, ridotte a 100 per gli OSS con licenza elementare e almeno 5 anni di esperienza. Questo approccio solleva serie preoccupazioni. A nostro avviso, è necessario un potenziamento formativo significativo, piuttosto che la creazione di nuove figure professionali con competenze avanzate ma formazione limitata.

Formazione Continua e Certificazione.

La formazione continua è essenziale per garantire che gli OSS e le nuove figure professionali mantengano aggiornate le loro competenze. Le 12 ore annuali proposte per l’Assistente Infermiere sono chiaramente insufficienti. È fondamentale introdurre la formazione continua obbligatoria anche per gli OSS, garantendo una certificazione delle competenze che rispecchi le esigenze del settore sanitario.

Riconoscimento e Adeguamento Contrattuale.

Infine, una figura professionale intermedia, con una formazione più solida e competenze avanzate, richiede un adeguato riconoscimento economico e contrattuale. Il valore professionale deve essere riflesso anche in termini di trattamento economico e opportunità di carriera.

L’importanza di una Riforma Formativa.

Analizzando la questione formativa, è evidente che non può esserci una vera evoluzione della figura dell’OSS senza una revisione completa del sistema. Noi di Migep e degli Stati Generali dell’Oss crediamo che una riforma della formazione, con un aumento delle ore, l’introduzione di un diploma di qualifica e una standardizzazione a livello nazionale, sia il passo fondamentale per garantire un futuro solido agli OSS e migliorare la qualità del sistema sanitario italiano.

Gennaro Sorrentino, Stati Generali degli OSS

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