Intolleranza al Lattosio: come riconoscerla e gestirla.
L’intolleranza al lattosio è una condizione comune che colpisce il 40% degli italiani di età compresa tra i 20 e i 55 anni. Questo disturbo è causato dalla difficoltà a digerire il lattosio, uno zucchero presente nel latte, a causa della carenza o assenza dell’enzima lattasi. È importante non confondere l’intolleranza con l’allergia al latte, che coinvolge il sistema immunitario.
Cause dell’Intolleranza al Lattosio
L’intolleranza al lattosio origina nell’intestino tenue, dove la lattasi, presente nell’orletto a spazzola delle cellule intestinali, scinde il lattosio in galattosio e glucosio. Questi due zuccheri sono fondamentali per il corpo: il galattosio è essenziale per le strutture nervose nei bambini, mentre il glucosio è una fonte energetica principale.
Tipologie di Intolleranza al Lattosio
Esistono tre tipi di intolleranza al lattosio:
- Genetica: Determinata da una mutazione del DNA che riduce progressivamente la produzione di lattasi durante l’infanzia. Questa condizione dura tutta la vita.
- Acquisita: La forma più comune, causata da malattie come celiachia, morbo di Crohn, colite ulcerosa e disbiosi intestinale. Se causata da disbiosi, può essere reversibile.
- Congenita: Molto rara, si manifesta nei neonati nei primi giorni di vita e richiede latte artificiale delattosato.
Sintomi e Diagnosi dell’Intolleranza al Lattosio
I sintomi variano in base alla quantità di lattosio ingerito e alla gravità del difetto enzimatico, e possono comparire da mezz’ora a un paio d’ore dopo l’assunzione di lattosio, durando fino a 24 ore nei casi gravi. I sintomi principali includono:
- Diarrea
- Meteorismo
- Flatulenza
- Stitichezza
- Dolori addominali
- Gonfiore
- Nausea e vomito
- Eruzioni cutanee
- Mal di testa
- Spossatezza
La diagnosi è semplice e si basa principalmente sul breath test o test del respiro. Possono essere utilizzati anche il test genetico, il test ELISA e il test leucocitotossico.
Gestione dell’Intolleranza al Lattosio
La terapia varia a seconda del grado di tolleranza individuale. Per le forme genetiche e congenite, l’unica soluzione è consumare alimenti delattosati a vita. In farmacia, si possono acquistare compresse di lattasi da assumere un’ora prima del pasto, previo consulto medico.
Per le forme acquisite, è possibile tentare una reintroduzione graduale del lattosio dopo aver identificato la causa e riequilibrato la flora microbica intestinale, stimolando così la produzione di lattasi. Se i sintomi persistono, è consigliabile continuare a consumare cibi senza lattosio.
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