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Intelligenza emotiva e competenza professionale: la Buona Sanità passa da Vallo della Lucania.

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“Sono una giovane di Salerno, affetta da fibromialgia e cefalea cronica. Il mio percorso di sofferenza è iniziato circa otto anni fa, con ricoveri in centri di terapia del dolore e trattamenti non efficaci. Ho affrontato viaggi della speranza in tutta Italia, provando anche farmaci di rilievo come la cannabis terapeutica e gli oppioidi, senza ottenere risultati significativi e duraturi. La cefalea cronica mi ha privato di molto, impedendomi di vivere come un tempo.”

È una malattia invalidante che compromette la capacità di gestire gli impegni familiari e lavorativi. Non si tratta di un semplice “mal di testa”, ma il dolore è spesso accompagnato da nausea e vomito. La mia malattia cronica, tuttavia, non è riuscita a spegnere la mia voglia di lottare e la speranza che, prima o poi, questo incubo finisca. Quando la situazione sembrava senza via d’uscita, su consiglio di una collega, mi sono recata presso l’unità operativa di neurologia del Dr. Vincenzo Pizza. Pensavo fosse un altro viaggio della speranza ma, con determinazione e coraggio, mi sono recata presso la struttura per cercare una soluzione ai miei tormenti quotidiani. Sin dall’inizio, sono rimasta colpita dall’approccio empatico del Dr. Pizza che, nonostante le mie iniziali perplessità e lo sconforto dovuto alla mia esperienza passata, ha dimostrato grande disponibilità e competenza nel trattare una paziente giovane ma delicata come me.

“Dopo un’accurata visita e un esame obiettivo dettagliato, e dopo aver analizzato gli esami già effettuati insieme al diario delle cefalee, mi è stato consigliato un ricovero in day hospital per completare gli esami diagnostici e avviare un percorso terapeutico nel reparto di neurologia, con il supporto farmacologico adeguato. Con sorpresa e gratitudine, ho trovato un’equipe multidisciplinare che mi ha accolto con dedizione, sensibilità e impegno. All’inizio del percorso terapeutico, ho avuto il piacere di incontrare il Dr. Francesco Palladino, un eccellente fisioterapista che ha saputo approcciarsi a una paziente confusa e delicata come me. Ha immediatamente instaurato un rapporto di fiducia, basato sulla comunicazione e sulla consapevolezza del mio problema. Durante le sessioni terapeutiche, mi ha costantemente rassicurata e monitorato i progressi, elaborando un percorso riabilitativo personalizzato per la cefalea. Ha valutato, attraverso test aggiornati e validati, le mie disfunzioni muscolo-scheletriche che aggravavano la mia condizione. La riabilitazione, guidata dal Dr. Palladino, ha avuto un impatto positivo sia sull’intensità che sulla frequenza degli attacchi, migliorando la mia qualità di vita e permettendomi di gestire il dolore riducendo gradualmente l’uso di farmaci antidolorifici che utilizzavo quasi quotidianamente.

La riabilitazione guidata dal Dr. Palladino ha portato benefici significativi, riducendo sia l’intensità che la frequenza degli attacchi. Questo ha migliorato la qualità della mia vita, permettendomi di gestire il dolore e di diminuire gradualmente l’uso quotidiano di farmaci antidolorifici”.

Queste parole scritte di getto sono state estrapolate da una lettera inviata alla direzione sanitaria del Presidio Ospedaliero “San Luca“ di Vallo della Lucania da una ragazza che sentiva il bisogno di ringraziare l’operato svolto dal reparto Neurofisiologia del P.O. “ San Luca” diretto dal Dr. Vincenzo Pizza, in collaborazione con il fisioterapista Dr. Francesco Palladino.

Dalla sua esperienza personale come paziente, la giovane collega ha saggiato sulla sua pelle l’importanza del ruolo del fisioterapista nel trattamento delle cefalee, ruolo spesso sottovalutato. Un lavoro, il loro, delicatissimo perché prevede il contatto col paziente e presuppone una solida conoscenza dell’anatomia del corpo umano ma che richiede, nella pratica quotidiana, anche una grande dose di umanità, per condurre il paziente sulla via del recupero, attraverso la fatica e, talvolta, il dolore.

L’importanza di essere accompagnati in un percorso di cambiamento attivo e responsabile è il pilastro su cui basare qualsiasi tipo di trattamento, come ha ben capito il Dr. Palladino, che ha approfondito la sua formazione in America.

Ad oggi ,in un mondo sempre più digitalizzato e tecnologico, la fisioterapia rimane uno dei pochi ambiti in cui il tocco umano e professionale assume un potere insostituibile.

Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista.” (San Francesco d’Assisi)

M.C.P., Infermiera

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