Insufficienza Cardiaca e Assistenza Infermieristica.
L’insufficienza cardiaca, nota anche come scompenso cardiaco, è una sindrome clinica in cui il cuore non riesce a fornire abbastanza ossigeno ai tessuti del corpo. Chi soffre di scompenso cardiaco presenta un’alterazione strutturale o funzionale della capacità di “pompa” del cuore.
Ruolo dell’Infermiere nell’Assistenza al Paziente con Insufficienza Cardiaca
L’infermiere è responsabile dell’assistenza generale infermieristica, che è di natura tecnica, relazionale ed educativa. Quando un paziente viene diagnosticato con insufficienza cardiaca al Pronto Soccorso e ricoverato nell’U.O. di Medicina d’Urgenza, l’infermiere ha la responsabilità di prendere in carico l’utente.
Accertamento Infermieristico
Dopo aver acquisito i dati anagrafici necessari, l’infermiere procede ad effettuare l’accertamento infermieristico per delineare le condizioni del paziente al momento dell’ingresso in reparto.
Parametri Vitali
L’infermiere rileva i seguenti parametri vitali:
- Pressione arteriosa
- Saturazione
- Frequenza cardiaca e caratteristiche del polso
- Frequenza respiratoria e qualità del respiro
- Temperatura corporea
- Peso corporeo
Valutazione del Dolore e Ansia
Utilizzando scale validate e contestualizzate, l’infermiere valuta:
- Presenza di dolore, con relative caratteristiche, localizzazione e intensità
- Livello di ansia del paziente
Ulteriori Valutazioni
L’infermiere inoltre:
- Valuta lo stato di coscienza del paziente
- Controlla il colorito e il turgore cutaneo
- Controlla il polso periferico e il tempo di riempimento capillare
- Valuta la presenza di edemi degli arti inferiori
- Imposta il monitoraggio del bilancio idrico e del peso corporeo quotidiano
Accertamenti Aggiuntivi
L’infermiere verifica la presenza di:
- Eventuali patologie preesistenti
- Terapie assunte a domicilio
- Allergie o intolleranze alimentari
- Lesioni, contusioni o arrossamenti della cute (Scala di Braden)
- Effetti personali del paziente
Pianificazione del Piano Assistenziale
Il processo di assistenza infermieristica comprende un’attenta analisi dei dati raccolti e la formulazione di un piano assistenziale personalizzato.
Modello Bifocale Carpenito
Il piano assistenziale prevede:
- Formulazione di Diagnosi Infermieristiche con relativi obiettivi
- Pianificazione e attuazione degli interventi
- Sistema di valutazione in itinere per monitorare la risposta del paziente
Problemi Collaborativi
L’infermiere collabora con il medico e altri professionisti per monitorare il paziente e attuare interventi per riportare le condizioni cliniche dell’assistito alla stabilità.
Esempio di Piano Assistenziale
Caso del Signor Umberto
- Età: 77 anni
- Condizioni: iperteso, ex fumatore con BPCO, stabilizzato dopo scompenso cardiaco
Accertamento Infermieristico
Parametri vitali rilevati:
- P.A.: 160/90 mmHg
- Sat. O2: 91% in O2 2 litri
- F.C.: 77 bpm
- F.R.: 28 am con respiro superficiale e sibili espiratori
- T.C.: 36.4 °C
- GCS: 15
- Dolore: 6/10 (NRS)
- Ansia: lieve
- Conley: 1 (rischio minimo)
- Braden: 18 (medio rischio)
- Barthel: 100 – BMI: 22,77 (normopeso)
- Segno della fovea: presente
Interventi Infermieristici
- Reperimento di una via venosa
- Registrazione elettrocardiografica (ECG) trasmessa al medico
Diagnosi Infermieristica
Intolleranza all’attività correlata a compromissione del sistema di trasporto dell’ossigeno secondaria a insufficienza cardiaca congestizia che si manifesta con dispnea a riposo.
Obiettivo
La persona progredirà nell’attività fino a svolgere in maniera autonoma le ADL entro la dimissione.
Pianificazione Interventi
- Garantire la privacy
- Informare il paziente su ogni manovra
- Rilevare polso, pressione arteriosa e respiro a riposo, subito dopo l’attività e dopo 5 minuti di riposo
- Aumentare l’attività in modo graduale
- Interrompere l’attività in caso di dolore toracico, aumento della dispnea, vertigini, confusione mentale
- Insegnare tecniche di gestione dell’ansia
- Assumere un atteggiamento empatico e incoraggiare il paziente
- Monitorare quotidianamente il bilancio idrico
- Garantire la corretta somministrazione della terapia prescritta dal medico e verificarne gli esiti
Attuazione Interventi
- Effettuare igiene delle mani dell’operatore e garantire la privacy del paziente
- Spiegare al paziente le fasi e l’utilità delle manovre
- Monitorare i valori della P.A.
- Aumentare le attività gradualmente per evitare affaticamento
- Interrompere l’attività alla comparsa di segni e sintomi critici
- Insegnare tecniche di distrazione dall’ansia
- Adottare un atteggiamento empatico e di incoraggiamento
- Monitorare il bilancio idrico
- Somministrare correttamente la terapia prescritta e monitorarne gli esiti
Verifica
La persona deve diventare autonoma nelle ADL.
Share this content: