Infermieri, Magistrali Cliniche a rischio flop? Vedremo.

Le Magistrali Cliniche per gli infermieri rischiano di essere un clamoroso flop. Almeno questa è la paura di molti.

Secondo i chiari di luna evidenziati da un’indagine conoscitiva di Assocareinformazione.it, gli infermieri ed infermieri pediatrici risultano essere poco interessati e addirittura poco propensi a questa nuova via formativa.

La indagine conoscitiva.

L’indagine ha coinvolto oltre 10500 Infermieri ed Infermieri pediatrici (tutti dotati di laurea triennale), di cui rispondenti 7929.

Alla domanda “Secondo te le Magistrali Cliniche miglioreranno la professione infermieristica” il 79% circa ha risposto NO (il 12% Non so ed il 9% ha risposto SI).

Alla domanda “Sei interessata/o alla possibilità di iscriverti ad una laurea Magistrale Clinica” il 93,5% ha risposto NO (il 6% ha risposto Non so e solo lo 0,5% ha risposto SI).

Poca fiducia nella spendibilità del titolo?

Fra le cause principali che hanno orientato verso il doppio NO vi sono:

• Dubbi sulla spendibilità del titolo;
• Dubbi sulla qualità del percorso formativo;
• Dubbi sull’utilità delle competenze da acquisire.

Coloro che invece hanno risposto positivamente sono stati quasi totalmente orientato da:

• Possibilità di sviluppo professionale.

Scarsissime, invece, le persone che puntano alla magistrale infermieristica clinica per vedere aumentato il proprio trattamento economico, anche perché ad oggi non se ne discute su alcun tavolo contrattuale e il CCNL del Comparto Sanità 2022-2024 non ne fa alcun cenno.

Rischio flop?

Dopo un primissimo entusiasmo cauto da parte della famiglia professionale, sembra quindi essersi fatto largo un sentimento di sfiducia rispetto questa svolta nei percorsi formativi infermieristici? Questo si può tramutare in un rischio concreto di flop delle iscrizioni? Non pensiamo dirlo con certezza, staremo a vedere cosa accadrà. Però per quanto espresso dal campione in esame, non rappresenta certo una possibilità da scartare.

Ovviamente sull’argomento si dovrebbe effettuare una indagine più approfondita e di matrice più scientifica, noi ci siamo limitati solo a porre poche, ma chiare domande.

E voi cosa ne pensate? Scrivete pure a redazione@assocarenews.it

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