Infermieri Firenze Pistoia, Leporatti: Quota, Servizi e Innovazione. Così cambierò l’Ordine.
Infermieri Firenze Pistoia, la candidata Monica Leporatti è sicura: con un programma innovativo e una miglior gestione dell’ente sarà in grado di rendere nuovamente l’Ordine a misura di Infermieri.
La sua lista INVERTIAMO ROTTA ha visto un sempre più crescente consenso fra gli iscritti fiorentini e pistoiesi, tanto da portare molti a dichiarare di essere pronti a tornare a votare dopo tanti anni di assenza dal seggio.
Si calcola che circa l’85% degli iscritti non abbia mai votato negli ultimi 15 anni, caratterizzati dal duo Massai-Nucci.
Come riportare entusiasmo e interesse quindi fra gli Infermieri ed Infermieri Pediatrici dell’OPI Fi Pt?Abbiamo intervistato la dottoressa Monica Leporatti, capolista di INVERTIAMO ROTTA.
Il vostro obiettivo è cambiare l’OPI Firenze Pistoia. Quali sono le mancanze che gli iscritti percepiscono in questo ente?
La prima questione sostanziale è che questo ordine viene percepito distante, non inclusivo, poco propenso al dialogo e all’ascolto.
Un luogo per pochi eletti e non per la comunità professionale intera. L’ordine deve essere un punto di aggregazione e di crescita professionale
in cui la disciplina infermieristica possa essere sviluppata e arricchita attraverso iniziative e progetti condivisi.
Avete definito il vostro programma come innovativo. Qual sono a Suo parere i suoi punti di forza?
Il programma comprende aspetti che fino ad oggi sono stati poco trattati a livello ordinistico. La ricerca è qualcosa su cui il nostro gruppo intende puntare, perché
consapevoli che attraverso di essa passa l’evoluzione della professione e la sicurezza delle cure rivolte ai cittadini.
Vogliamo farci promotori della progettazione di nuovi modelli organizzativi, al passo con i tempi, perché la questione del benessere degli operatori nelle organizzazioni è diventata determinante per la resilienza degli infermieri di oggi e l’attrattività della professione domani.
Come descriverebbe il gruppo che compone la lista “Invertiamo rotta”?
Dirompente, nuovo, eterogeneo, ognuno diverso ma accumunati dagli stessi valori. Siamo fortemente rappresentativi di specificità territoriali diverse, di competenze diverse e provenienti da contesti operativi che abbracciano l’intera gamma dell’esercizio professionale. Un gruppo con una forte spinta motivazionale a riportare l’Ordine vicino ai professionisti e renderlo soggetto di interlocuzione valido e credibile.
Argomento scottante: ci risulta che a Firenze e Pistoia si paghi una delle quote annuali più alte d’Italia. Quali sono a Suo avviso le cause e cosa farete a riguardo?
Il bilancio dell’ordine, per quanto ci sia stato possibile analizzare, necessita di essere rivisto razionalizzando le spese, riducendo gli sprechi e riallocando risorse rispetto ai servizi erogati fino ad oggi. La quota annuale versata dagli iscritti deve essere una sorta di investimento redditizio, ma, a mio avviso, una gestione oculata delle risorse può consentire anche una diminuzione della quota annuale.
Ringraziando per la gentile disponibilità, non ci resta che augurare buon voto a tutti gli iscritti fiorentini e pistoiesi.
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