Due infermieri dell’ospedale di Foligno, dipendenti dell’Azienda sanitaria locale Umbria 2, sono stati citati in giudizio dalla Procura contabile dell’Umbria per l’uso improprio dei permessi della legge 104. I due sono stati accusati di aver arrecato un danno erariale all’Asl, avendo svolto attività retribuite esterne all’ospedale durante i periodi di congedo previsti per l’assistenza a parenti disabili.
Le accuse della Procura e il patteggiamento.
Secondo la Procura contabile, gli infermieri, difesi dall’avvocato Massimo Metelli, avrebbero utilizzato i permessi mensili e i congedi straordinari concessi dalla legge 104/1992 per finalità diverse da quelle previste, svolgendo attività extraistituzionali per conto dell’associazione di volontariato Croce Bianca di Foligno. Questa condotta ha portato a un danno patrimoniale significativo per l’Asl Umbria 2.
La Procura ha quantificato il danno in 6.737,44 euro per uno dei due infermieri e in 2.646,64 euro per l’altro, chiedendo la loro condanna per “colpa grave” davanti alla Corte dei conti. I due imputati hanno scelto di patteggiare, accettando di pagare la metà delle somme contestate.
La sentenza e il risarcimento.
Il giudizio si è svolto con le modalità del rito abbreviato. Dopo aver verificato il pagamento delle somme concordate, i giudici contabili hanno dichiarato chiuso il giudizio di responsabilità, condannando gli infermieri al pagamento delle spese processuali. Il caso si è concluso con la soddisfazione della Procura e il risarcimento del danno da parte dei due professionisti.
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