Infermiere Prescrittore: una opportunità per tutti.
In Italia, il dibattito sull’introduzione della figura dell’Infermiere Prescrittore è diventato più caldo, specialmente dopo l’annuncio del Ministro della Salute Orazio Schillaci nell’ottobre 2024. Ma cos’è, concretamente, un infermiere prescrittore e quali implicazioni ha per il sistema sanitario italiano?
La cultura Medico-Centrica italiana.
In Italia, la figura del medico è storicamente al centro del sistema sanitario, e la prescrizione è da sempre associata esclusivamente a lui. Questo crea, naturalmente, resistenze verso l’idea di un infermiere che possa prescrivere, anche se in realtà si parla di una prescrizione infermieristica ben distinta da quella medica. L’infermiere ha sempre avuto la responsabilità di gestire e pianificare l’assistenza infermieristica, ma con il nuovo ruolo avrà anche la possibilità di prescrivere dispositivi legati a questa attività.
L’Assistenza Infermieristica: un ambito specifico.
Secondo il Decreto Ministeriale 739/94, l’infermiere è responsabile dell’assistenza infermieristica, che include l’identificazione dei bisogni di salute, la pianificazione e la gestione dell’intervento. Questo tipo di assistenza riguarda principalmente l’aspetto prevenzione e cura attraverso interventi diretti sulla persona, come ad esempio la gestione di medicazioni, presidi per la prevenzione di lesioni cutanee, o dispositivi per il supporto di stomie e cateteri.
L’Infermiere Prescrittore in Europa.
L’idea di un infermiere che prescrive non è nuova in Europa. Già nel 1992 il Regno Unito ha introdotto la prescrizione infermieristica, seguito da Svezia, Norvegia, Irlanda e altri paesi europei. In Italia, però, questo concetto arriva solo ora, dopo un lungo periodo di discussioni e con la spinta della carenza di personale, tanto infermieristico quanto medico.
Cosa farà l’Infermiere Prescrittore?
Con la nuova riforma, l’infermiere prescrittore potrà prescrivere presidi assistenziali necessari al suo intervento: ad esempio, pannoloni, medicazioni avanzate, cateteri, e dispositivi per lesioni cutanee. Questo tipo di prescrizione riguarda, quindi, esclusivamente l’assistenza infermieristica, senza sovrapporsi alle competenze mediche.
La pratica già in uso.
In alcune realtà italiane, la prescrizione di presidi è già una pratica consolidata. Gli infermieri, ad esempio, compilano moduli per l’approvvigionamento di dispositivi, che poi vengono forniti attraverso le ATS (Aziende Tutela Salute), in base ai bisogni assistenziali dei pazienti.
Perché l’Infermiere prescrittore è una opportunità per tutti.
L’introduzione di questa figura rappresenta un’opportunità per tutti gli attori coinvolti nel sistema sanitario:
- Per il paziente: l’infermiere è il professionista più a contatto con il paziente e quindi meglio posizionato per identificare e soddisfare i bisogni assistenziali.
- Per i medici di medicina generale: liberati dalle prescrizioni assistenziali, i medici potrebbero concentrarsi maggiormente sul loro ruolo di gestione e cura, riducendo il carico di lavoro.
- Per gli infermieri: il ruolo di infermiere prescrittore consentirebbe di ampliare le competenze e la responsabilità, migliorando la continuità dell’assistenza e la qualità dei servizi.
- Per il Sistema Sanitario Nazionale (SSN): con l’introduzione di nuovi modelli assistenziali, si creerebbe un sistema più flessibile e in grado di rispondere meglio alle emergenze e alla carenza di personale.
In sintesi, l’introduzione dell’infermiere prescrittore in Italia può segnare un passo importante verso un sistema sanitario più moderno, efficiente e capace di rispondere alle sfide attuali, facendo leva sulla competenza degli infermieri e ottimizzando l’uso delle risorse disponibili.
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