contatore visite gratuito
×

Indennità di Pronto Soccorso per Infermieri: chiarimenti sul mancato accordo del contratto 2022-2024.

Ascolta l'articolo

Sentiamo il dovere di fornire una spiegazione chiara e trasparente su uno degli elementi critici del contratto del comparto sanità 2022-2024, in merito al quale si è generata una certa disinformazione: l’indennità di pronto soccorso. Questo approfondimento vuole offrire un quadro completo, supportato da dati oggettivi, per contribuire a un dibattito informato e costruttivo.

Le origini dell’indennità di pronto soccorso.

L’indennità di pronto soccorso è stata istituita con la Legge di Bilancio 2022 (Legge n. 234/2021), che ha stanziato 90 milioni di euro annui per riconoscere le particolari condizioni di lavoro del personale sanitario operante nei servizi di pronto soccorso.

Successivamente, la Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) ha incrementato le risorse di ulteriori 200 milioni di euro annui, a decorrere dal 1° gennaio 2024, suddivisi in:

  • 60 milioni per la dirigenza medica
  • 140 milioni per il personale del comparto sanità

Un ulteriore passo è stato compiuto con il Decreto Legge Energia (D.L. 34/2023), che ha anticipato l’erogazione dell’indennità al 1° giugno 2023, originariamente prevista per il 1° gennaio 2024.

Infine, la Legge di Bilancio 2024 ha previsto ulteriori incrementi:

  • Dal 1° gennaio 2025: +50 milioni di euro (15 milioni per la dirigenza medica e 35 milioni per il personale del comparto).
  • Dal 1° gennaio 2026: +50 milioni di euro (15 milioni per la dirigenza medica e 35 milioni per il personale del comparto).

Questi interventi normativi hanno progressivamente riconosciuto il disagio lavorativo del personale sanitario e incentivato la permanenza nei servizi di emergenza-urgenza. Per ora è stata erogata solo la prima tranche delle risorse destinate all’indennità, quella di 90 milioni di euro, di cui 63 milioni destinati agli infermieri.

La distribuzione delle risorse e il mancato contratto.

L’erogazione dell’indennità passa attraverso la contrattazione collettiva nazionale. Nel contratto 2019-2021, la scelta è stata quella di ripartire i 63 milioni di euro stanziati tra le regioni, con un valore medio dell’indennità di circa 110 euro mensili per dipendente.

Con il mancato accordo del contratto 2022-2024, si è perso, per ora, l’opportunità di disciplinare la distribuzione degli ulteriori 280 milioni stanziati. La ripartizione delle risorse nel contratto non firmato è stata fatta mediante una tabella di ripartizione tra le regioni in termini percentuali.

Per determinare il valore per i destinatari si può fare una semplice proporzione:

  • Se 63 milioni di euro (ridotti del 37% per gli oneri a carico delle aziende) corrispondono a un valore medio di 110 euro mensili per dipendente;
  • Allora 280 milioni di euro (ridotti del 37%) corrispondono a un valore incrementale proporzionale.

Risolvendo, si ottiene un incremento stimato di circa 421 euro lordi mensili per 13 mensilità.

Tuttavia, per un calcolo più prudenziale, considerando:

  • 110 euro attuali;
  • circa 23.000 dipendenti operanti nei pronto soccorso;
  • la differenziazione per figura professionale;
  • una distribuzione proporzionale alle esigenze di ciascuna regione;

il valore medio sarebbe stato di 366 euro lordi. A questi vanno aggiunti gli incrementi stipendiali e altre voci, portando il totale a 516 euro mensili.

Il riferimento contrattuale.

Questi dati trovano riscontro nella bozza del testo del contratto consegnata ai sindacati, in particolare nell’art. 65:

“Dall’anno 2023, le complessive risorse annualmente disponibili per l’indennità di pronto soccorso […] sono ripartite tra le regioni sulla base dei coefficienti percentuali di cui all’allegata Tabella 5.
I valori dell’indennità […] sono differenziati per figura professionale, fermo restando il monte complessivo delle risorse attribuite a ciascuna azienda […]”.

La Tabella 5 stabilisce i coefficienti percentuali di riparto per ogni regione, garantendo incrementi fino al 2026, indipendentemente dal rinnovo del contratto 2025-2027.

Un’ultima precisazione: l’indennità verrà corrisposta retroattivamente, quindi con arretrati, una volta raggiunto un accordo contrattuale.

Considerazioni finali.

Questo è il quadro normativo e finanziario entro il quale la trattativa si è sviluppata. Data la complessità della materia e i successivi interventi normativi, si è ritenuto necessario chiarire il criterio seguito per la distribuzione dell’indennità, illustrato più volte alle organizzazioni sindacali.

Pensiamo che chiarezza e trasparenza siano fondamentali per riportare il dibattito sui binari corretti.

Non bisogna confondere gli incrementi medi calcolati sull’intera platea del comparto con quelli specifici per i destinatari. Ad esempio, i 16,91 euro mensili derivano da un calcolo puramente parametrico, utile per la trattativa, ma non rappresentano l’importo effettivo destinato ai lavoratori del pronto soccorso.

L’auspicio è che si possa giungere presto a una soluzione che garantisca il giusto riconoscimento economico a tutti i professionisti coinvolti.

Un sindacalista della CISL

Seguici anche su:

  • Gruppo Telegram: Concorsi in Sanità – LINK
  • Gruppo Telegram: AssoCareNews.it – LINK
  • Gruppo Telegram: Infermieri – LINK
  • Gruppo Telegram: Operatori Socio Sanitari (OSS) – LINK
  • Gruppo Facebook: Concorsi in Sanittà – LINK
  • Pagina Facebook: AssoCareNews.it – LINK
  • Gruppo Facebook: AssoCareNews.it – LINK
  • Gruppo Facebook: Operatori Socio Sanitari – LINK
  • Gruppo Telegram: ECM Sanità – LINK
  • Gruppo Facebook: ECM Sanità – LINK

Per contatti:

Partner di AssoCareNews.it:

  • Avvisi e Concorsi OSS: LINK
  • Canale telegram: LINK
  • Ricerca lavoro OSS: LINK
  • Coordinamento nazionale Oss: LINK
  • OSS News: LINK
  • Mobilità e cambi compensativi OSS: LINK

Share this content:

Autore

Potresti aver perso