In Sardegna è scontro Regione-Sindacati su carenza Infermieri e OSS.
Le critiche dei sindacati Cgil, Cisl e Uil riguardo ai “cantieri occupazionali sperimentali” promossi dall’assessorato al Lavoro e alla Sanità della Regione Sardegna riflettono preoccupazioni profonde su potenziali implicazioni negative per il processo di assunzione di infermieri e operatori socio-sanitari (OSS).
Principali Critiche e Preoccupazioni:
- Rischio di Discriminazione e Graduatorie Alterate:
- Possibile Interferenza con le Assunzioni Esistenti: I sindacati temono che l’introduzione di contratti a tempo determinato attraverso questi cantieri occupazionali possa interferire con le assunzioni già previste, potenzialmente limitando la capacità di assunzione di personale a tempo indeterminato. Questa situazione potrebbe alterare le graduatorie, rendendo il processo meno equo.
- Disparità Contrattuali:
- Differenze di Trattamento: Cgil, Cisl e Uil hanno espresso preoccupazione riguardo alla tipologia di contratti che verranno utilizzati per queste assunzioni. Esiste il rischio di creare disparità tra i dipendenti, con alcuni potenzialmente svantaggiati rispetto ad altri a causa di diverse condizioni contrattuali.
- Capacità Assunzionali delle Aziende Sanitarie:
- Incoerenza nei Dati: I sindacati hanno contestato l’affermazione dell’assessora Manca secondo cui tutte le aziende sanitarie avrebbero esaurito la loro capacità assunzionale. Secondo i dati in loro possesso, alcune aziende avrebbero ancora margine per assumere, ma non lo fanno, spesso a causa della mancanza di personale amministrativo adeguato.
- Tempistiche e Procedimenti:
- Progetti Emergenziali ma Complessi: La misura è stata presentata come una risposta emergenziale, richiedendo un’implementazione rapida. Tuttavia, i sindacati sottolineano che l’elaborazione dei progetti richiede tempo e coinvolge figure amministrative già sotto pressione, aumentando il rischio di inefficienze.
- Commissariamento e Coinvolgimento dei Direttori Generali:
- Incertezza Organizzativa: La Giunta regionale sta pianificando di commissariare i direttori generali delle aziende sanitarie, ma questi stessi dirigenti sarebbero cruciali per l’attuazione dei cantieri occupazionali. Questo crea un ulteriore livello di incertezza e potenziale disorganizzazione.
I sindacati richiedono maggiore chiarezza e trasparenza nel processo, temendo che l’attuazione di queste misure possa creare discriminazioni e alterare i percorsi di assunzione già stabiliti, compromettendo l’equità e l’efficienza del sistema sanitario regionale. La preoccupazione è che, invece di risolvere la carenza di personale, queste iniziative possano creare ulteriori problematiche.
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