In Sardegna c’è un PS che chiude per ferie.

La situazione del pronto soccorso di Isili è diventata un tema di forte tensione e preoccupazione nella comunità locale. La mancata riapertura del servizio, nonostante le promesse precedenti, ha suscitato l’indignazione del sindaco Luca Pilia, che ha denunciato la continua mancanza di rispetto verso il territorio e la popolazione, privati di un servizio essenziale. La protesta sembra destinata a intensificarsi, con l’amministrazione locale pronta a rispondere con azioni più forti.

Anche l’assessora comunale Ilse Atzori ha espresso sgomento, evidenziando l’assenza di comunicazioni preventive riguardo alla chiusura del pronto soccorso, che ha creato gravi disagi, come lei stessa ha potuto constatare recandosi personalmente sul posto.

Il malcontento non si limita alle istituzioni locali; anche la Chiesa ha deciso di schierarsi. Il vescovo Roberto Carboni dell’arcidiocesi di Oristano celebrerà una messa nell’ospedale per chiedere la risoluzione delle problematiche sanitarie che affliggono il territorio.

L’associazione “Sanità bene comune” ha già manifestato il proprio dissenso con un sit-in di protesta e un blocco stradale simbolico, denunciando l’ennesima delusione subita dalle popolazioni locali. La portavoce Gabriella Serra ha criticato duramente i dirigenti dell’Asl e i politici, accusandoli di trascurare i doveri verso i cittadini per privilegiare le ferie, e ha espresso la frustrazione di una comunità che si sente abbandonata a se stessa.

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