In Puglia serve Assessore alla Sanità: Piemontese o Amati tra i favoriti.

La sanità in Puglia è al centro del dibattito regionale, e non solo per le lunghe liste d’attesa o le spese farmaceutiche fuori controllo. Recentemente, il governatore Michele Emiliano ha puntato il dito contro i Direttori Generali delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere, accusando anche l’apparato tecnico delle strutture sanitarie di rallentare l’assistenza. Tuttavia, ciò che colpisce è l’abrogazione da parte della sua maggioranza della norma che prevedeva le dimissioni automatiche dei DG in caso di sforamento del budget farmaceutico. Un provvedimento contraddittorio che solleva interrogativi su scelte politiche e coerenza.

Una delega alla Sanità senza un Assessore.

Attualmente, la delega alla sanità pugliese è trattenuta dallo stesso Emiliano, che ha preferito non nominare un assessore a tale ambito, nonostante le forti critiche. La sanità regionale, tuttavia, sta affrontando sfide crescenti che richiederebbero un punto di riferimento più stabile e specializzato. La gestione di Emiliano appare a molti come “camaleontica”, adattabile alle esigenze del momento, ma senza un piano duraturo. Di fronte a queste difficoltà, membri della sua maggioranza chiedono insistentemente la nomina di un assessore, che potrebbe garantire maggiore continuità e attenzione alle problematiche sanitarie.

I papabili candidati e la scelta da fare.

Nella lista dei possibili assessori si trovano nomi come Raffaele Piemontese, vice-presidente della giunta regionale e noto esponente del Partito Democratico, e Fabiano Amati, consigliere regionale di Azione. Entrambi hanno dimostrato una particolare sensibilità per le problematiche della sanità e sono molto apprezzati sia dal pubblico che dai colleghi. Eppure, Emiliano continua a trattenere la delega, lasciando che la situazione sanitaria pugliese si complichi sempre di più. Tra liste d’attesa interminabili e carenze di personale, l’urgenza di un cambio gestionale diventa evidente.

Criticità della sanità Pugliese.

La Puglia si trova ora a fronteggiare un sistema sanitario che non riesce a rispondere in modo adeguato alle necessità della popolazione. La spesa farmaceutica sfugge al controllo e la carenza di personale influisce negativamente sui servizi offerti. Nonostante i dati allarmanti, la mancanza di una figura designata per guidare la sanità sembra indicare una mancanza di priorità, una strategia che molti percepiscono come insufficiente.

Emiliano dovrà scegliere a meno di un anno dalle Elezioni Regionali.

Emiliano dovrà decidere se affrontare le sfide della sanità pugliese con un assessore dedicato o continuare a mantenere la gestione diretta. Tuttavia, è ormai chiaro che un settore cruciale come la sanità richiede un approccio diverso, più diretto e trasparente. La popolazione pugliese si aspetta risposte concrete e un sistema sanitario capace di rispondere in modo puntuale e professionale.

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