Illusione e realtà nel riconoscimento del Lavoro Usurante per gli OSS.
Il recente ordine del giorno approvato alla Camera, firmato dal Deputato Valdostano Manes all’interno del decreto legge sulle liste d’attesa 2024, propone l’inserimento della professione degli Operatori Socio Sanitari (OSS) nell’elenco dei lavori usuranti. Questa mossa, sebbene ancora in fase iniziale, rappresenta un passo importante per una categoria che da anni chiede il giusto riconoscimento.
Un Primo Passo Importante
Il riconoscimento del lavoro usurante per gli OSS potrebbe portare significativi benefici previdenziali, come il diritto alla pensione anticipata. Tuttavia, è essenziale che questa proposta si concretizzi in una legge. Attualmente, si tratta solo di un parere e di un impegno favorevole da parte del Governo e del Ministro Schillaci, che necessitano di ulteriori sviluppi legislativi per diventare effettivi.
“Prima di parlare di riconoscimento dell’OSS nel lavoro usurante bisogna aspettare la legge da parte del governo.”
La speranza di un riconoscimento tangibile
La federazione MIGEP e il sindacato SHC OSS hanno lavorato intensamente per questo obiettivo, sollecitando le forze politiche a riconoscere il diritto degli OSS al riconoscimento del lavoro usurante. Questi lavoratori operano in contesti estremamente difficili e faticosi, spesso a contatto con persone fragili che richiedono assistenza continua.
“Per la prima volta a livello nazionale si prende coscienza che questi lavoratori si trovano ad operare in contesti difficili e faticosi.”
Dubbi e resistenze.
Nonostante il progresso, ci sono ancora resistenze e dubbi. Un sindacato degli infermieri ha espresso scetticismo riguardo al riconoscimento degli OSS come categoria usurante, sostenendo che infermieri e ostetriche affrontano rischi elevati di burnout e malattie professionali.
“Un sindacato degli infermieri afferma che l’infermiere e l’ostetrica sono le professioni con il più elevato rischio di burnout e sono proprio questi operatori che maggiormente subiscono infortuni.”
Vigilanza e azione.
Il sindacato SHC OSS, insieme alla federazione MIGEP, si impegna a vigilare attentamente sull’iter legislativo. Se il provvedimento non procederà secondo le tempistiche previste, non esiteranno a presentare ulteriori istanze per garantire che gli OSS ricevano il riconoscimento che meritano.
“Vigileremo attentamente sull’iter della norma e, laddove lo stessa non procede secondo tempistiche soddisfacenti, non esiteremo a presentare le nostre istanze.”
Una speranza concreta.
La proposta di riconoscere il lavoro usurante per gli OSS rappresenta una speranza concreta per una categoria che da tempo lotta per ottenere il giusto riconoscimento. Tuttavia, la strada da percorrere è ancora lunga e incerta. L’illusione non deve sostituire la realtà, ma deve alimentare la determinazione a raggiungere un risultato tangibile e duraturo per tutti gli OSS.
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