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Il Pronto Soccorso del futuro: come l’etica e l’empatia possono trasformare l’esperienza del paziente.

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Il Pronto Soccorso del futuro non sarà solo un luogo dove si ricevono cure immediate, ma un ambiente che mette al centro l’etica, l’empatia e il benessere del paziente. Mario Guarino, ex direttore del Pronto Soccorso del San Paolo di Napoli e consigliere Simeu, ha collaborato tempo fa alla creazione di un “Pronto Soccorso etico” al CTO di Napoli, che promette di rivoluzionare l’approccio all’assistenza sanitaria, introducendo concetti innovativi che potrebbero diventare un modello per il resto del Paese.

Empatia e accoglienza: l’essenza del Pronto Soccorso del futuro.

Secondo Mario Guarino, l’empatia è la chiave per trasformare l’esperienza del paziente in un Pronto Soccorso. Nonostante la difficoltà di trasmetterla sempre come “biglietto da visita” dei professionisti, l’empatia, per quanto difficile da attuare in un ambiente frenetico, ripaga sempre. Il Pronto Soccorso del futuro non sarà paziente-centrico, ma “person-focused”, ovvero focalizzato sulla persona, non solo sulla sua malattia.

Le persone spesso non ricordano gli esami fatti o i farmaci ricevuti, ma ricorderanno sicuramente come sono stati trattati, come sono stati accolti e presi in carico. Questo è il principio fondamentale su cui si basa il progetto del Pronto Soccorso di Napoli, dove ogni dettaglio, dall’ambiente fisico alla comunicazione, è pensato per ridurre lo stress e favorire una cura più umana.

Un ambiente pensato per il benessere: colori, musica e confort.

Il nuovo Pronto Soccorso sarà progettato non solo per garantire cure mediche, ma per migliorare l’esperienza del paziente. Le pareti saranno decorate con colori studiati per ridurre lo stress e con motivi ondulati che favoriscono il rilassamento. In sala d’attesa, oltre a prese USB per ricaricare smartphone e una piccola libreria, ci sarà musica di sottofondo selezionata per abbassare la tensione emotiva. Brani come “Comfortably Numb” dei Pink Floyd, ad esempio, sono stati scelti per il loro effetto calmante.

Inoltre, nella dock-station per le dimissioni, sarà presente un “libro bianco”, un luogo dove i pazienti possono scrivere emozioni e pensieri sulla loro esperienza, dando spazio non solo a lamentele o complimenti, ma anche a riflessioni personali.

La stanza delle “bad news”: un angolo di empatia per la comunicazione del lutto.

Un’altra innovazione del Pronto Soccorso etico è la creazione di una “stanza delle bad news” per la comunicazione del decesso. Questa stanza sarà semplice, senza barriere, con sedie alla stessa altezza e un ambiente tranquillo dove la comunicazione possa avvenire con tutta l’umanità possibile. Qui, i familiari dei pazienti deceduti potranno ricevere la notizia della morte con la giusta attenzione, rispetto e, soprattutto, empatia.

La gestione del tempo e l’efficienza: verso un Pronto Soccorso senza lunghe attese.

Anche se un ambiente accogliente è fondamentale, Mario Guarino sottolinea che il Pronto Soccorso etico deve affrontare la questione delle lunghe attese, che sono una delle maggiori criticità. La giostra del Pronto Soccorso deve essere ben oliata, con una gestione efficiente dei tempi di attesa per evitare che i pazienti restino in attesa per ore su una barella. Il decalogo del buon Pronto Soccorso prevede tempi massimi di permanenza, con un percorso diagnostico-terapeutico che non superi le 6 ore. Se il paziente non può essere ricoverato, deve essere trasferito o dimesso senza indugi.

Un modello per il futuro: speranze e sfide per il Pronto Soccorso etico.

Il Pronto Soccorso che Mario Guarino sta progettando è ancora in fase di costruzione, ma si prospetta come un modello per il futuro dell’assistenza sanitaria in Italia. Non solo per la qualità delle cure mediche, ma anche per l’approccio etico e umano che mette al centro il benessere del paziente. Se questo modello avrà successo, potrebbe diventare un punto di riferimento per il resto del Paese, mostrando che un Pronto Soccorso può essere efficiente e accogliente allo stesso tempo.

In conclusione, il Pronto Soccorso del futuro non dovrà solo curare le malattie, ma anche prendersi cura delle persone, rispettando la loro dignità e riducendo lo stress emotivo legato alla malattia e al dolore. Un Pronto Soccorso etico non è un sogno irraggiungibile, ma un obiettivo che potrebbe diventare realtà.

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