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Il Prof. Foad Aodi entra a far parte dell’Ordine dei Giornalisti

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L’Ufficio Stampa di Amsi e Uniti per Unire intervista il Prof. Aodi, da qualche giorno entrato a far parte dell’Ordine dei Giornalisti di Roma e del Lazio

Aodi: «Accanto alla professione di medico, dal lontano 2000 porto avanti la passione per la comunicazione e l’informazione, imparando molto dai giornalisti internazionali, e che ho trasformato nella mia seconda professione. Oggi sono fiero di questo nuovo traguardo, per un giornalismo che deve essere etica, ricerca, corretta informazione, e che ho associato alla difesa dei diritti dei professionisti sanitari, nonché all’integrazione tra i popoli e al dialogo internazionale, con particolare attenzione per la realtà dei cittadini di origine straniera, a cui le associazioni che ho fondato guardano con interesse, nel panorama della salute, della cultura e dell’istruzione. 

ROMA 19 SETT 2024 – Il giornalismo, la corretta informazione, le instancabili indagini sulla complessa e delicata realtà, con annessa evoluzione, delle professioni sanitarie, sia italiane che di origine straniera, forte del suo ruolo di leader e fondatore di associazioni internazionali come Amsi (Associazione Medici di Origine Straniera), Umem (Unione Medica Euromediterranea) e Uniti per Unire la Scuola e Web Unione per l’Italia e RadioCo-maiInternazionale , hanno sempre contraddistinto, fin qui, il suo cammino, e hanno accompagnato, di pari passo, la sua professione di medico, nello specifico ortopedico e fisiatra, oltre che docente universitario,esperto nella Salute Globale e nella Divulgazione Scientifica e componente del registro esperti della Fnmoceo.

Parliamo del Prof. Foad Aodi che, da qualche giorno, può aggiungere un ulteriore prestigioso traguardo al suo percorso nella comunicazione, essendo entrato a far parte dell’elenco dei giornalisti  nell’ambito dell’Ordine di Roma e del Lazio.

C’è da giurarci, conoscendolo, che non si fermerà certo qui, dal momento che, il suo percorso, in particolar modo nell’ambito della divulgazione medico-scientifica, non è iniziato certo ieri, ma ha avuto inizio da oltre 25 anni, esattamente dall’anno Duemila, come Divulgatore Scientifico, nonché esperto di Salute Globale, Direttore  Scientifico di due agenzie nazionali italiane, con costante pubblicazioni di articoli sui più importanti giornali italiani ed internazionali, e anche come collaboratore di oltre 55 testate nel mondo, tra tv, radio satellitari e giornali cartacei e on line, senza dimenticare le solide relazioni con i paesi del Golfo, compresi quelli del mondo arabo, che gli hanno permesso di mantenere vivi i rapporti con le sue origini, all’insegna di una cultura che rappresenta il caposaldo del suo cammino.

In questi anni, il Prof. Foad Aodi ha costruito una solida rete di comunicazione internazionale nell’ambito dello Sportello di Amsi, nonché ha fondato l’Unione Giornalisti Senza Confini, che conta oltre 450 professionisti del giornalismo grazie ai contatti delle nostre associazioni internazionali e di Radio Co-mai Internazionale e Web Tv Unione per l’Italia che dirige con tutto il nostro ufficio stampa con interviste e dirette in tutto il mondo. 

Lo abbiamo intervistato, a caldo abbiamo voluto ascoltare le sue emozioni, dopo la notizia, che lo rende certamente felice, dell’ingresso nell’Ordine dei giornalisti di Roma e del Lazio. Il Prof. Foad Aodi non ha mancato di esprimere, con l’umanità che lo contraddistingue, anche un pizzico di commozione per il traguardo raggiunto che, ripetiamo, c’è da giurarci, lo porterà a continuare il suo percorso nella doppia veste di medico e giornalista, professioni che ha reso, nel suo caso straordinariamente vicine, dal momento che si è specializzato, in particolar modo, nella comunicazione e nell’informazione legata al mondo della salute e della sanità, dell’integrazione e la cooperazione internazionale. 

Prof. Aodi, da pochi giorni, è arrivata la notizia dell’ingresso nell’Ordine dei Giornalisti di Roma e del Lazio. Lei davvero, per chi la conosce, non si ferma mai…

«Accolgo con grande orgoglio questo riconoscimento, e lo faccio nel nome di tutti quegli italiani di origine straniera che, come me, non si fermano mai e accomunano passione e impegno per la società civile e per la corretta informazione, visto che, nel mio caso, oltre a portare avanti la mia professione di medico, faccio del giornalismo un percorso finalizzato a difendere i diritti dei colleghi, alla divulgazione scientifica, alla collaborazione tra le varie branchie della medicina, quindi posso dire di avere contribuito, nel mio piccolo, ad avere avvicinato di molto la professione di medico e quella di giornalista, nell’ambito dell’attenzione alla sanità e alla salute globale».

E allora il suo percorso non si ferma certo qui…

«Confido, da ora in poi, di poter intensificare la collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti, come ho fatto con l’Ordine dei Medici, a partire dall’anno 2001, registrando un record come primo medico e professionista di origine straniera in assoluto eletto presso un albo professionale in Italia per meriti, cercando di offrire il mio umile contributo, forte delle associazioni internazionali di cui faccio parte, per analizzare con il dovuto approfondimento, le questioni dei medici di origine straniera e quelle dei professionisti della sanità.

Nessuno può fare nulla da solo, senza il sostegno degli altri, senza il dialogo e la collaborazione: è questo il mio leit motiv, nella professione medica come nel giornalismo.

Ognuno di noi parte dalle proprie competenze, per aggiornarsi costantemente, per abbracciare la cultura e l’evoluzione, attraverso le relazioni con gli altri, dando agli altri qualcosa di sé, e prendendo dagli altri i loro insegnamenti.

E’ questo il mio motto, nel lavoro, come nella vita.

Per quanto riguarda, nello specifico, il giornalismo, vorrei contribuire a sostenere la crescita, nella comunicazione, dei giovani italiani di origine straniera che hanno voglia e desiderio di costruirsi una professione nel mondo dell’informazione. 

Porterò avanti l’idea, sempre, di un giornalismo corretto, incentrato sull’etica e sul corretto uso delle parole, come strumento a tutela delle persone e della verità, per combattere il pressappochismo, il fanatismo e le facili diffamazioni.

Intendo, naturalmente, coinvolgere a pieno le associazioni di cui sono leader, per intensificare i rapporti e la collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti di Roma e i colleghi che ne fanno parte, promuovendo dibattiti, convegni e partnership, anche perseguendo quegli obiettivi che fanno parte del mio dna e di quello delle realtà associative che ho fondato, ovvero integrazione culturale, dialogo internazionale, formazione con corsi mirati per i giovani giornalisti di origine straniera, promuovendo anche corsi ed eventi, coinvolgendo valenti colleghi del giornalismo nonché del mondo delle professioni sanitarie, non rinnegando mai il mio primo lavoro ma permettendo ad esso di abbracciare le altre mie passioni.

In tal senso, posso affermare, davvero, di essere fiero di questo nuovo traguardo e di certo non mi fermerò qui. 

Desidero offrire il mio contributo affinché il giornalismo faccia anche da ponte, da unione, per i popoli, e per le nuove generazioni di origine straniera a cui, con le mie associazioni, guardiamo sempre con orgoglio e interesse, andando avanti nel mio impegno, cominciato come detto nel lontano 2000, portando avanti l’esperienza che ho acquisito con testate importanti italiane e agenzie con cui collaboro, quasi tutti i giorni, con una media di 35 articoli e citazioni in Italia e altrettanto 35 articoli ed interviste all’estero in 120 paesi, offrendo le nostre statistiche e le nostre indagini alle testate italiane e internazionali, con le nostre ricerche che continuano a fare il giro dei giornali internazionali».

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