Gli OSS entrano ufficialmente nel Ruolo Socio-Sanitario: una svolta storica per il settore.
Con l’approvazione al Senato della legge di conversione del Decreto “Sostegni bis”, gli Operatori Socio Sanitari (OSS) ottengono il riconoscimento del ruolo socio-sanitario. Un traguardo che segna un momento storico per queste figure professionali, fondamentali nel garantire l’integrazione tra ambito sanitario e sociale.
Un passo avanti per OSS, Assistenti Sociali e Sociologi.
Oltre agli OSS, il provvedimento coinvolge anche assistenti sociali e sociologi, riconoscendo ufficialmente il loro ruolo socio-sanitario. La nuova istituzione si aggiunge ai ruoli già esistenti – sanitario, tecnico, professionale, amministrativo e della ricerca – e rafforza la loro posizione in vista del rinnovo del contratto nazionale del comparto sanità.
La senatrice del Movimento 5 Stelle, Barbara Guidolin, ha commentato con entusiasmo:
“Finalmente queste figure indispensabili per l’integrazione socio-sanitaria vengono valorizzate con il giusto riconoscimento giuridico.”
Una riforma per l’unificazione del percorso formativo OSS.
Tuttavia, il lavoro non si ferma qui. Uno degli obiettivi principali rimane quello di superare la frammentazione dei percorsi formativi regionali, creando un sistema unico e standardizzato. Questo consentirebbe agli OSS di avere una formazione uniforme e omogenea su tutto il territorio nazionale, rendendo la professione più strutturata e riconosciuta.
Il ruolo socio-sanitario: una nuova centralità per gli OSS.
Gli OSS sono definiti spesso il “motore” del sistema assistenziale. Grazie a questo riconoscimento, la loro importanza sarà maggiormente tutelata e potrà essere meglio rappresentata ai tavoli negoziali, in particolare nel contesto del contratto nazionale.
Questo passo rappresenta un segnale forte da parte delle istituzioni: investire sugli OSS non significa solo migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini, ma anche garantire maggiore dignità e valore a una categoria professionale spesso trascurata.
Un segnale positivo.
Il riconoscimento del ruolo socio-sanitario per gli OSS, gli assistenti sociali e i sociologi è un segnale positivo verso un sistema sanitario e assistenziale più equo ed efficiente. Tuttavia, la strada da percorrere è ancora lunga, e sarà fondamentale continuare a investire sulla formazione e sul miglioramento delle condizioni lavorative di queste professioni.
Con questa nuova riforma, il Sistema Sanitario Nazionale si prepara ad affrontare con maggiore forza le sfide di un settore in continua evoluzione, ponendo al centro la dignità e il valore degli operatori che lo compongono.
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