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Giubileo degli Ammalati e del Mondo della Sanità: Papa Francesco ringrazia Medici e Infermieri.

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Nella Santa Messa celebrata il 6 aprile 2025, in occasione del Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità, Papa Francesco, rappresentato da Mons. Rino Fisichella, ha pronunciato un’importante omelia in Piazza San Pietro, sottolineando il valore della speranza e della comunità nel contesto della malattia e della sofferenza.

Un invito alla fede e alla riflessione.

Papa Francesco ha richiamato le parole del profeta Isaia: “Ecco, io faccio una cosa nuova”. Queste parole, pronunciate a un popolo in esilio e disperato, si trasformano in un messaggio di speranza. Nonostante le avversità, il Signore invita a riconoscere che qualcosa di nuovo sta germogliando, richiamando l’importanza di rimanere uniti e di prendersi cura degli altri.

L’importanza della cura reciproca.

Nel secondo passaggio, il Papa si è concentrato sulla figura della donna condannata dal Vangelo, mostrando come anche in situazioni di grande difficoltà si possa trovare una via di uscita. Così come Gesù ha difeso e liberato la donna, Egli offre a tutti la possibilità di cominciare una vita nuova. Questo messaggio è fondamentale oggi, specialmente per i malati, che spesso si sentono privi di speranza.

Gratitudine per il mondo della sanità.

Punto focale dell’omelia è stata la gratitudine verso medici, infermieri e personale sanitario, tra cui Medici e Infermieri. Papa Francesco ha sottolineato come il loro lavoro non sia solo un mestiere, ma una missione. Essi hanno l’opportunità di diventare “angeli” che portano conforto e speranza a chi soffre. La presenza dei malati deve essere vista come un dono, un’occasione di crescita e di compassione.

La fragilità come scuola di amore.

Il Papa ha continuato parlando della fragilità, sottolineando che attraverso la malattia si impara a amare e ad accogliere gli altri. Egli ha invitato tutti a non allontanare le persone fragili, ma a considerare il dolore come un’opportunità di avvicinamento e di crescita spirituale.

Un richiamo alla società.

Infine, Papa Francesco ha fatto un richiamo forte alle società moderne, evidenziando che una comunità che non accoglie i sofferenti è una comunità crudele. La condivisione del dolore è vista come una tappa necessaria per ogni cammino di santità.

L’omelia di Papa Francesco non è solo un messaggio di fede, ma anche un richiamo a costruire una società più umana e compassionevole. In un momento in cui la fragilità e la malattia possono sembrare ostacoli insormontabili, il Papa ci invita a guardare oltre, a scoprire la bellezza dell’amore e della solidarietà.

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