Foggia. Polo Cardiochirurgico d’eccellenza. Grazie a Medici, Infermieri e OSS più di 100 interventi.

Inaugurata la Struttura Complessa di Cardiochirurgia Universitaria diretta dal Prof. Domenico Paparella: un investimento strategico per l’alta specializzazione e la cura dei cittadini.

Foggia compie un passo fondamentale nel panorama della sanità pugliese con l’inaugurazione, avvenuta nel novembre 2024, della nuova Struttura Complessa di Cardiochirurgia Universitaria, guidata dal Prof. Domenico Paparella. Un traguardo reso possibile grazie al lavoro di squadra del team del Policlinico Foggia e che rappresenta un investimento cruciale per l’alta specializzazione, garantendo ai cittadini pugliesi un servizio all’avanguardia in termini di efficacia clinica, sicurezza e qualità dell’assistenza.

“Più di cinque mesi, il reparto ha raggiunto risultati di eccellenza in termini di efficacia clinica, sicurezza e qualità dell’assistenza,” sottolinea con soddisfazione la direzione.

Un modello di collaborazione virtuosa.

Il Rettore dell’Università di Foggia, Prof. Lorenzo Lo Muzio, ha evidenziato come questo risultato non sia solo un successo clinico, ma anche “un anche un investimento strategico sul futuro della formazione medico-chirurgica e della ricerca traslazionale. Abbiamo voluto scommettere su un modello che coniugasse l’altissima specializzazione clinica con l’impegno formativo e scientifico.”

Il Rettore ha aggiunto: “La creazione di un polo cardiochirurgico d’eccellenza, resa possibile grazie alla stretta collaborazione tra Ateneo, Policlinico di Foggia e Regione Puglia, dimostra che investire nella conoscenza e nell’innovazione produce risultati misurabili e duraturi. Questo progetto, nato da una visione condivisa, ha saputo attrarre competenze, valorizzare il capitale umano e generare un impatto reale sul sistema sanitario regionale. È un esempio virtuoso di come l’Università possa essere motore di cambiamento e punto di riferimento per lo sviluppo sociale e scientifico.”

Un servizio essenziale per la Comunità.

Anche il Commissario Straordinario del Policlinico di Foggia, Dott. Giuseppe Pasqualone, ha espresso la sua soddisfazione, rimarcando come “il raggiungimento del centesimo intervento è un risultato straordinario, che testimonia la qualità del lavoro svolto e la capacità del Policlinico di Foggia di rispondere con tempestività ed efficienza alle esigenze del territorio. Il mio ritorno alla guida di questa struttura rappresenta un’occasione per apprezzare pienamente la lungimiranza delle scelte strategiche intraprese. L’investimento nella cardiochirurgia si è rivelato una decisione fondamentale, orientata alla tutela della salute e alla salvaguardia della vita dei cittadini.”

Didattica e ricerca integrate per una Sanità di qualità.

La Prof.ssa Giuseppe Carrieri, Preside della Facoltà di Medicina, ha sottolineato l’importanza dell’integrazione tra assistenza, didattica e ricerca: “È stata espressa anche dal Preside della Facoltà di Medicina, Prof. Giuseppe Carrieri, che ha sottolineato: ‘Il successo del Prof. Paparella e del suo team nel raggiungere il traguardo del centesimo intervento rappresenta un chiaro esempio dell’efficacia di un modello integrato che unisce didattica, ricerca e assistenza. Questo risultato non solo testimonia la qualità delle cure fornite, ma conferma anche il ruolo fondamentale che la nostra Università gioca nel miglioramento della salute pubblica. Un traguardo che dimostra concretamente come l’alta formazione accademica possa tradursi in vantaggi tangibili per il territorio, offrendo ai pazienti non solo competenze avanzate, ma anche cure di eccellenza direttamente a casa loro’.”

Formazione e ricerca: il futuro della Cardiochirurgia a Foggia.

Il Prof. Gaetano Serviddio, Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Ateneo, ha posto l’accento sull’importanza della formazione e della ricerca: “Il successo di questi primi 100 interventi è la dimostrazione che qualità assistenziale, didattica e innovazione possono e devono viaggiare insieme. Solo interventi che sono anche un atto formativo, – ha aggiunto Serviddio – gli studenti e i giovani medici non solo sono spettatori: sono parte attiva del processo, in un contesto che valorizza il sapere scientifico e l’esperienza pratica. Intorno all’Unità clinica intendiamo costruire una scuola di riferimento per la formazione degli specializzandi e per farlo, tutte le esperienze territoriali dovranno e potranno fornire il loro contributo. Il traguardo dei 100 interventi non è solo una cifra, ma un simbolo: della capacità di attrarre talenti, della centralità della cardiochirurgia universitaria e della missione pubblica che il Policlinico persegue quotidianamente, unendo cura, insegnamento e ricerca.”

Ma senza gli Infermieri e gli OSS non si va da nessuna parte.

Se il raggiungimento del centesimo intervento è un motivo di grande soddisfazione, è doveroso riconoscere il contributo vitale degli infermieri e anche degli OSS. Sono loro, con la loro presenza costante al fianco dei pazienti, la loro competenza tecnica e la loro umanità, a garantire il funzionamento ottimale del reparto e a fornire un’assistenza di qualità. Senza il loro impegno instancabile, un traguardo così significativo non sarebbe stato possibile.

In conclusione, il successo della Struttura Complessa di Cardiochirurgia Universitaria di Foggia è un risultato corale che vede protagonisti medici, ricercatori e tutto il personale sanitario. Un ringraziamento speciale va agli infermieri e agli OSS, figure indispensabili la cui professionalità e dedizione sono il vero motore di ogni attività sanitaria e senza i quali nessun obiettivo, per quanto ambizioso, potrebbe essere raggiunto.

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