Foggia – Interdittiva antimafia per la cooperativa “San Giovanni di Dio”: indagini in corso.
La Prefettura di Foggia ha notificato un’interdittiva antimafia alla cooperativa sociale “San Giovanni di Dio”, che gestisce servizi socio-sanitari ed educativi nella zona (tra Manfredonia, Foggia e Cerignola). La cooperativa è attiva in diverse aree, tra cui la prevenzione, l’educazione, la riabilitazione e la cura delle persone, offrendo prestazioni sia a domicilio che in strutture residenziali, asili nido, strutture diurne e protette pubbliche e private. Centinaia di lavoratori e di pazienti a rischio.
Cosa comporta l’interdittiva antimafia?
Il provvedimento, emesso come misura cautelare, è stato notificato nelle ultime 48 ore ed è stato adottato a seguito di una valutazione della Prefettura, che ha segnalato il rischio di condizionamento da parte della criminalità organizzata locale. La cooperativa, come spesso accade in casi simili, si trova ora a dover fronteggiare un’analisi approfondita per quanto riguarda la sua partecipazione a contratti pubblici e la possibilità di un’amministrazione giudiziaria.
La reazione della cooperativa e i prossimi passi.
Il legale rappresentante della cooperativa, il dottor Roberto Marino, ha dichiarato che la “San Giovanni di Dio” presenterà ricorso contro l’interdittiva. Il ricorso sarà un passaggio fondamentale per difendere la posizione della cooperativa, che continua a operare nel settore sanitario e sociale con l’obiettivo di garantire servizi di qualità per la comunità.
Le implicazioni per la sanità e i servizi sociali a Foggia.
Questo provvedimento solleva interrogativi anche sulle dinamiche della gestione dei servizi pubblici e sul possibile impatto di condizionamenti esterni nella gestione dei fondi e dei contratti pubblici. Le autorità stanno monitorando da vicino la situazione per evitare infiltrazioni della criminalità organizzata in un settore così delicato, che riguarda la salute e il benessere dei cittadini.
Il futuro della cooperativa “San Giovanni di Dio”.
In attesa del ricorso e degli sviluppi delle indagini, il futuro della cooperativa resta incerto. Tuttavia, la sua posizione rimane al centro dell’attenzione pubblica e istituzionale, con un forte impegno da parte delle autorità per garantire che la qualità dei servizi non venga compromessa da fattori esterni.
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