FIALS Milano Area Metropolitana esprime preoccupazioni sui difetti del recentissimo Decreto PA 2025 nel settore sanitario

Il recentissimo Decreto PA 2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 61 del 14 marzo 2025, si configura come un provvedimento legislativo urgente indirizzato alla riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni. Nonostante la sua presentazione come strumento critico per l’ottimizzazione del reclutamento e delle funzioni amministrative, la Sanità pubblica si ritrova esclusa dal cuore delle riforme, evidenziando una grave lacuna nel sostegno ai professionisti del settore e nelle risposte alle necessità sanitarie del paese. Di fronte a tali sviluppi, FIALS Milano Area Metropolitana manifesta la sua profonda inquietudine e decisa critica nei confronti delle mancanze del “Decreto PA 2025”, con particolare riguardo all’omissione di interventi essenziali per il settore sanitario.

Il Segretario Mauro Nobile ha riferito: “La situazione attuale si configura come un accumulo di ‘pasticci’ che trascurano le necessità impellenti dei nostri operatori sanitari, compromettendo l’efficienza e l’efficacia delle cure prestate alla collettività. È inammissibile che, in un momento di necessità di riforme urgenti, il settore sanitario rimanga marginalizzato.”

“Questo decreto mostra una carenza di visione strategica e di coordinamento, rendendo inapplicabili le promesse di riforme immediate. La quasi totale esclusione della Sanità dal decreto è inaccettabile. Come si può pretendere di garantire servizi adeguati ai cittadini senza il dovuto sostegno a coloro che quotidianamente si adoperano per la loro salute?” ha aggiunto il Segretario. FIALS Milano invoca un intervento immediato del Governo per includere misure specifiche che migliorino il reclutamento e la gestione delle risorse umane nel settore sanitario, assicurando che i diritti e le esigenze dei lavoratori sanitari siano al centro delle prossime politiche riformative.

Il Segretario Nobile esorta: “Ci aspettiamo un intervento chiaro e decisivo dal Governo, che affronti e risolva queste gravi mancanze. Non è possibile che la salute pubblica sia subordinata a decisioni politiche che non tengono conto delle reali necessità del settore sanitario.”

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