Lun. Lug 1st, 2024

Sepe (Segretario Regionale FIALS ER) boccia la proposta di Giurdanella (OPI Bologna) sulla istituzione del Coordinatore Regionale dei Direttori Assistenziali delle Aziende Sanitarie dell’Emilia-Romagna: “solo ulteriori fondi spesi inutilmente”.

Il settore sanitario in Emilia-Romagna sta affrontando una fase critica, con una grave carenza di infermieri che minaccia la qualità dei servizi assistenziali offerti ai cittadini. Il Segretario Regionale della Fials Emilia-Romagna, Alfredo Sepe, ha più volte sottolineato questa situazione, evidenziando come la professione infermieristica abbia perso attrattività a causa del mancato adeguamento salariale e della crisi vocazionale. È indispensabile adottare misure concrete per risolvere questa emergenza e garantire un’assistenza sanitaria adeguata.

La Proposta del Presidente OPI

Pietro Giurdanella, Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Bologna, ha suggerito la creazione di una nuova figura apicale: il Coordinatore Regionale dei Direttori Assistenziali delle Aziende Sanitarie dell’Emilia-Romagna. Tuttavia, questa proposta ha sollevato dubbi sulla sua efficacia. Infatti, l’introduzione di una nuova figura dirigenziale potrebbe gravare ulteriormente sui bilanci delle Aziende Sanitarie della Regione senza affrontare direttamente la carenza di personale infermieristico.

Le Considerazioni di Alfredo Sepe

Secondo Alfredo Sepe, la soluzione risiede nell’implementazione di meccanismi di incentivazione economica per attrarre nuovi professionisti nelle Aziende Sanitarie dell’Emilia-Romagna. Attraverso la contrattazione integrativa aziendale, è possibile aumentare i livelli di produttività dei neoassunti, offrendo un incremento salariale mensile tra i 150 e i 200 euro. Questa misura, insieme a una revisione completa del sistema di welfare aziendale, potrebbe rendere nuovamente attrattive le Aziende Sanitarie per i professionisti del settore infermieristico.

Critica alla Proposta di Giurdanella

Sepe ha criticato duramente la proposta di Giurdanella, definendola una “gaffe” che non affronta la reale problematica della carenza di infermieri. “Siamo davanti all’ennesima proposta priva di concretezza da parte del Presidente dell’Ordine, che anziché avanzare soluzioni pratiche, propone di creare una nuova struttura dirigenziale e aumentare i compensi dei dirigenti. Questo progetto non risolve la questione centrale, ovvero la mancanza di infermieri”, ha dichiarato Sepe. Egli ha concluso il suo intervento esortando l’OPI bolognese a impegnarsi seriamente per tutelare e valorizzare la figura infermieristica, che necessita di una rappresentanza forte e incisiva nella gestione delle politiche professionali.

Conclusioni

È evidente che la sanità in Emilia-Romagna necessita di interventi strutturali e ben pianificati per risolvere la carenza di infermieri e migliorare i servizi assistenziali. Le proposte di incentivi economici e revisione del welfare aziendale avanzate da Sepe rappresentano un passo nella giusta direzione. Allo stesso tempo, è fondamentale che le istituzioni e gli organi professionali collaborino per sviluppare soluzioni efficaci e sostenibili, evitando di gravare ulteriormente sui bilanci senza risolvere le problematiche principali.

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