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FIALS. A Foggia cardiochirurgia d’eccellenza a discapito di Infermieri e OSS.

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FIALS. Quando l’apparenza conta più della realtà: il Policlinico Riuniti e l’arte dell’illusione. Infermieri e OSS spremuti come limoni nel nome delle Isorisorse.

Il Policlinico Riuniti di Foggia viene presentato come un’eccellenza del territorio, con trapianti d’organi, cardiochirurgia e reparti di prim’ordine. Ma è davvero tutto oro quello che luccica? Guardiamo più da vicino la realtà.

L’attivazione del reparto di cardiochirurgia, ad esempio, non è stata il frutto di nuove assunzioni. 

Al contrario, è stata effettuata in isorisorse, un termine elegante per dire che OSS e infermieri sono stati sottratti ad altri reparti. 

Nessun rinforzo, nessuna visione strategica, solo un costante spostamento di personale, come se si potesse coprire un buco creando altri vuoti.

Le conseguenze? 

Reparti già in difficoltà vengono ulteriormente depauperati, personale esausto, ferie negate, e una gestione miope che ignora le necessità reali. Sostituzioni previste per legge, come quelle legate a gravidanze o malattie, non vengono nemmeno prese in considerazione, nonostante siano coperte dall’INPS. 

La logica è chiara: meglio tirare avanti con ciò che si ha e fare bella figura.

E il pronto soccorso? Qui la situazione rasenta il paradosso. Recentemente, senza alcun confronto con i sindacati, è stata imposta una riorganizzazione del personale, aumentando ulteriormente la mole di lavoro già insostenibile. Stiamo parlando del pronto soccorso, il luogo dove avviene il maggior numero di aggressioni al personale, che ora si trova a gestire una mole di lavoro ancora più gravosa.

Le liste d’attesa per ricoveri e interventi sono interminabili, eppure si preferisce investire in operazioni di facciata piuttosto che risolvere i problemi strutturali. È chiaro: quello che conta non è il bene della popolazione, ma apparire i migliori.

Non sorprende quindi che il personale sia stanco. Stanco delle aggressioni, della cronica mancanza di risorse, dell’essere bersaglio di critiche che non dipendono dalla loro professionalità, ma da scelte amministrative fallimentari.

Ma l’apice del paradosso è stato raggiunto durante il 25° anniversario della Facoltà di Medicina, quando l’attuale amministrazione ha ringraziato pubblicamente la precedente Direzione Generale, guidata dal dott. Dattoli, per il “contributo” al Policlinico. Un contributo che, tradotto in fatti, ha comportato il ritardo di ben tre anni nella realizzazione dei programmi di investimento, con un aumento spropositato dei costi.

Invece di riflettere sul proprio fallimento gestionale, questa amministrazione preferisce prendersi meriti inesistenti e celebrare operazioni di facciata. Ancora una volta, ci troviamo di fronte all’ennesimo tentativo di far brillare un’immagine costruita sul vuoto.

È questo il modello di eccellenza che vogliamo? Evidentemente sì, purché si resti bravi solo sulla carta.

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