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Fake News in Sanità: perché sono pericolose e come difendersi nell’era dell’IA.

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Oggi affrontiamo un tema estremamente importante: le fake news in ambito sanitario. Viviamo in un periodo storico in cui l’intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando il mondo, ma anche complicandolo. È sempre più difficile distinguere il vero dal falso, soprattutto quando si tratta di informazioni che riguardano la nostra salute.Vi ricordate quando si diceva che la papaia potesse curare il cancro? O che i vaccini contro il COVID contenessero microchip? Questi non sono semplici miti, ma esempi di disinformazione che hanno avuto conseguenze reali e talvolta tragiche. Secondo l’OMS, le fake news sanitarie sono responsabili di gravi danni, e con l’avvento dell’IA, la loro diffusione diventa ancora più subdola. In questo articolo, cercheremo di fare chiarezza e fornire strumenti utili per riconoscere e combattere queste bufale.

Facciamo un esempio pratico. Una notizia falsa come “mangiare carbone attivo fa dimagrire” potrebbe sembrarci ridicola. Ma cosa succede se viene condivisa da un influencer con milioni di follower, accompagnata da un video emozionante e una testimonianza “autentica”? Nel 2020, in Iran, oltre 200 persone sono rimaste gravemente intossicate a causa di una fake news simile.Le fake news in medicina non sono un gioco: possono uccidere. Ecco perché è fondamentale sviluppare un “occhio clinico” per riconoscerle e fermarne la diffusione.

L’intelligenza artificiale è un’arma a doppio taglio. Da un lato, può essere usata per generare fake news sempre più sofisticate, come:

  • Articoli pseudoscientifici convincenti
  • Falsi studi clinici con dati inventati
  • Video deepfake con “esperti” che promuovono cure miracolose

Dall’altro, però, la stessa IA può diventare un potente alleato nella lotta alla disinformazione:

  • Può analizzare migliaia di studi per individuare fonti non attendibili
  • Predire quali notizie hanno maggior probabilità di essere false
  • Creare chatbot che rispondono a domande mediche basandosi esclusivamente su fonti verificate

Quindi, la domanda è: come possiamo sfruttare questa tecnologia in modo responsabile?

Riconoscere una bufala non è sempre facile, ma ci sono alcune domande che possono aiutarci:

  1. Chi lo dice? La fonte è autorevole, come un’università o un ente sanitario, o proviene da un sito pieno di banner pubblicitari?
  2. Quando è stata pubblicata? Le fake news spesso riciclano vecchie notizie già smentite.
  3. Come viene presentata? Attenzione a parole come “miracolo”, “cospirazione” o “big pharma”.
  4. Chi ci guadagna? Dietro una cura miracolosa c’è spesso qualcuno che vende integratori o prodotti a prezzi esorbitanti.

Con un po’ di pratica, queste domande possono diventare un filtro naturale per distinguere il vero dal falso.

Per verificare le notizie sanitarie, ecco alcuni strumenti utili:

  • Sito dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS): Una fonte affidabile per informazioni aggiornate.
  • Sezione Fact-checking di Google: Digita “fact check + argomento” per verificare notizie sospette.
  • App NewsGuard: Valuta l’affidabilità dei siti di notizie con un sistema a semaforo (verde/rosso).

Ricorda: se una notizia sembra troppo bella o troppo brutta per essere vera, probabilmente non lo è.

Anche noi, come divulgatori, abbiamo un ruolo fondamentale. Spesso, il linguaggio tecnico della scienza è una barriera per il pubblico generale. È importante tradurre i concetti complessi in parole semplici e accessibili. Un buon esercizio? Provare a spiegare un comunicato scientifico come se lo stessimo raccontando a nostra nonna. La scienza deve essere comprensibile per tutti.

In un’epoca in cui le informazioni viaggiano alla velocità della luce, è nostro dovere fermarci, verificare e riflettere prima di condividere. Le fake news in ambito sanitario possono avere conseguenze devastanti, ma con gli strumenti giusti possiamo imparare a riconoscerle e fermarle.Se c’è una cosa che vorrei lasciarvi è questa: nel dubbio, fermatevi. Non condividete. Verificate. Dietro ogni notizia sanitaria, c’è la vita di persone reali che potrebbero prendere decisioni pericolose basandosi su informazioni sbagliate.

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  • AngeloRikyDelVecchio-1-copia Fake News in Sanità: perché sono pericolose e come difendersi nell’era dell’IA.

    Angelo Riky Del Vecchio è autore di oltre 20.000 articoli scritti in oltre 30 anni di carriera giornalistica. E' Infermiere Magistrale, Scrittore, Giornalista e Formatore. Ha diretto e fondato il quotidiano sanitario Nurse24.it e oggi dirige il quotidiano AssoCareNews.it. Ha la passione per la scrittura, la lettura e la formazione.

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Angelo Riky Del Vecchio è autore di oltre 20.000 articoli scritti in oltre 30 anni di carriera giornalistica. E' Infermiere Magistrale, Scrittore, Giornalista e Formatore. Ha diretto e fondato il quotidiano sanitario Nurse24.it e oggi dirige il quotidiano AssoCareNews.it. Ha la passione per la scrittura, la lettura e la formazione.

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