Ennesima aggressione in ospedale: Oss presa per i capelli.
Un nuovo episodio di violenza ha scosso il mondo della sanità. Ieri mattina, presso il poliambulatorio AST di Fermo, una operatrice sociosanitaria (Oss) è stata aggredita da una paziente che ha perso la calma durante l’attesa per una visita oculistica. L’operatrice è stata afferrata per i capelli e ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso.
Il contesto dell’aggressione.
La tensione è iniziata con le lamentele della paziente per la lunga attesa e per presunti disservizi. La situazione è degenerata quando la donna, utilizzando frasi offensive in dialetto napoletano, ha provocato una discussione con un’altra paziente campana presente in sala. Da lì, la situazione è sfociata in un battibecco e, successivamente, nell’aggressione all’Oss, responsabile della gestione delle turnazioni dell’ambulatorio.
Per riportare la calma è stato necessario l’intervento di un agente di polizia presente in ospedale. La paziente è stata portata in questura e denunciata per lesioni personali e interruzione di pubblico servizio.
Reazioni e richieste di sicurezza.
L’episodio ha suscitato immediata indignazione. Il segretario regionale della Cisl Fp, Giuseppe Donati, ha condannato l’accaduto, richiamando l’urgenza di adottare misure di protezione per il personale sanitario, che sempre più spesso si trova esposto a violenze durante lo svolgimento del proprio lavoro. Donati ha sottolineato la necessità di interventi immediati da parte della direzione generale dell’AST di Fermo e del servizio di prevenzione per garantire la sicurezza dei lavoratori.
Anche il consigliere regionale del Pd, Fabrizio Cesetti, ha espresso piena solidarietà all’operatrice aggredita, annunciando un’interrogazione urgente alla giunta regionale per sollecitare l’adozione di misure preventive e organizzative volte a evitare il ripetersi di episodi simili. Cesetti ha evidenziato come il personale sanitario, già sottoposto a elevati livelli di stress e fatica, debba poter lavorare in condizioni di piena sicurezza.
Scatta l’allarme a Fermo.
Questo ennesimo episodio di violenza rappresenta un grave campanello d’allarme per la sanità pubblica. L’esigenza di proteggere il personale ospedaliero diventa sempre più impellente, poiché chi opera in prima linea ha il diritto di svolgere il proprio lavoro senza timore per la propria incolumità.
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