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Due Flash Mob a Roma per dire basta allo smantellamento dello Stato Sociale.

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Questa mattina, Fp Cgil e Uil Fpl hanno dato vita a due flash mob a Roma, presso la scalinata del Campidoglio e davanti al Ministero della Salute, per protestare contro una Legge di Bilancio che, secondo i sindacati, mina le fondamenta dello stato sociale. La manovra del Governo viene accusata di disinvestire sulla sanità pubblica, ridurre le risorse per i servizi essenziali, trascurare il rinnovo dei contratti del pubblico impiego e ignorare la grave carenza di personale.

Serena Sorrentino, Segretaria Generale di Fp Cgil, ha espresso una dura critica nei confronti della manovra: “Questa Legge di Bilancio sceglie da che parte stare: non finanzia adeguatamente i contratti pubblici, blocca il turnover, taglia risorse agli enti locali e continua a sottofinanziare la sanità pubblica. Parallelamente, sostiene il settore privato, finanzia la spesa militare come mai prima e rimodula l’Irpef favorendo i redditi più alti. È evidente che i soldi ci sono, come certifica lo stesso Mef con l’aumento degli incassi Irpef. Il problema è come si scelgono di spenderli.”

Sorrentino ha poi sottolineato il grave impatto sulla sanità pubblica: “Non si parla più di riforme necessarie per migliorare i servizi ai cittadini, come l’assistenza territoriale o la riduzione delle liste d’attesa. Il personale, poi, è dimenticato: i pochi aumenti proposti sono inadeguati e non strutturali. Alla fine, i lavoratori guardano la busta paga, ed è lì che devono arrivare risposte concrete.”

A queste parole si aggiunge l’appello di Rita Longobardi, Segretaria Generale di Uil Fpl, che ribadisce l’importanza di ridare centralità al lavoro pubblico: “Vogliamo dire basta ai lavoratori di serie B. Sui tavoli della contrattazione ci vengono proposti rinnovi contrattuali indecorosi, che non tengono conto dell’inflazione al 17% degli ultimi tre anni e non restituiscono dignità al lavoro pubblico. Assistiamo a un progressivo smantellamento del pubblico a favore di un privato sempre più finanziato, con politiche contrattuali che penalizzano i lavoratori.”

Sanità e servizi pubblici in Emergenza.

Entrambe le segretarie hanno posto l’accento sulla condizione critica del Servizio Sanitario Nazionale:

  • Fondo Sanitario Nazionale insufficiente: Previsto un calo al 6,04% del PIL nel 2025, ben al di sotto della media europea (6,8%).
  • Carenza di personale sanitario: Mancano piani di assunzione straordinari, mentre medici, infermieri e operatori sanitari lavorano in condizioni sempre più difficili, accumulando straordinari non pagati e ferie non godute.
  • Rischio per il diritto alla salute: Secondo i sindacati, il sottofinanziamento della sanità pubblica e il crescente ruolo del privato minacciano il carattere universalistico del sistema sanitario nazionale.

Rita Longobardi ha poi concluso: “Servono interventi strutturali: un piano straordinario di assunzioni, adeguamento delle retribuzioni a standard più equi e investimenti per migliorare le condizioni di lavoro. Solo così possiamo rendere le professioni sanitarie attrattive per i giovani e contrastare la fuga di talenti all’estero. Con risorse adeguate, possiamo garantire la qualità dei servizi, tutelare il diritto alla salute e preservare il carattere pubblico e universale del nostro SSN.”

Appuntamento al 29 novembre 2024.

Entrambe le organizzazioni sindacali confermano il loro sostegno allo sciopero generale proclamato per il 29 novembre e alla manifestazione nazionale in Piazza Maggiore a Bologna.

“Continueremo a mobilitarci – concludono Sorrentino e Longobardi – per un lavoro pubblico sicuro, stabile e dignitoso. Per far sentire la voce di migliaia di lavoratori che ogni giorno assicurano i servizi essenziali a questo Paese, spesso in condizioni inaccettabili. Oggi più che mai, è necessario riaffermare il valore del lavoro pubblico e il ruolo cruciale che gioca nella tenuta dello stato sociale.”

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