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Dirigenza delle Professioni Sanitarie: tra responsabilità e funzioni apicali.

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L’evoluzione del settore sanitario

Dirigere significa orientarsi verso un obiettivo, intraprendere un determinato percorso. La complessità dei sistemi sanitari si sviluppa in risposta ai cambiamenti nei bisogni di salute della popolazione e alla crescente domanda di competenze dirigenziali e di governance.

Il settore sanitario a partire dai primi anni ‘90 è stato oggetto di un lungo processo normativo di aziendalizzazione (d.lgs. n. 502/92d.lgs. n. 229/99) che ha portato all’evoluzione del ruolo e della funzione della dirigenza.

A seguito delle recenti riforme normative, è emerso un nuovo modello di azienda sanitaria. Al vertice di questo modello si trova il top management aziendale, composto dal Direttore Generale, dal Direttore Sanitario, dal Direttore Amministrativo e, in particolare per la nostra categoria, dalla Dirigenza delle Professioni Sanitarie.

Sotto il profilo delle responsabilità la Direzione delle Professioni Sanitarie può essere chiamata a rispondere previo l’espletamento delle opportune procedure di valutazione.

Quali responsabilità?

La responsabilità dirigenziale si collega ai risultati complessivi ottenuti dall’organizzazione guidata dal dirigente, considerando attentamente anche le funzioni assegnate, le risorse finanziarie, strumentali e umane disponibili. Essa riguarda il rapporto tra le decisioni prese, i risultati raggiunti e il conseguimento degli obiettivi prefissati.

Essa sorge per violazioni di direttive chiare e specifiche e non richiede il requisito della colpa grave, pertanto potranno essere sanzionate anche lievi negligenze.

Le funzioni da assolvere

La Direzione delle Professioni Sanitarie lavora per garantire standard elevati di assistenza ai pazienti che si rivolgono all’ospedale, contribuendo al raggiungimento della mission aziendale.

Ad essa afferiscono i professionisti sanitari dell’area:

  • infermieristica;
  • ostetrica;
  • tecnico-sanitaria;
  • riabilitativa;
  • oltreché gli operatori tecnici di farmacia, gli operatori tecnici addetti ai servizi sanitari, gli OTA, gli OSS, e via discorrendo.

Garantisce l’appropriatezza, la qualità, l’efficacia e l’efficienza professionale – operativa delle attività assistenziali, riabilitative e tecnico-sanitarie erogate nell’ambito del percorso di cura del paziente sulla base delle funzioni individuate dalle norme istitutive dei profili professionali, nonché degli specifici codici deontologici.

Garantisce   lo sviluppo dei programmi ed il governo dei processi di sviluppo, gestione e valutazione del personale all’interno di una strategia di decentramento organizzativo e di integrazione organizzativa e professionale.

Funzioni e compiti da assolvere

  • disciplina delle professioni sanitarie;
  • vigilanza sugli ordini e sui collegi degli esercenti le professioni sanitarie e segreteria della Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie;
  • responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie;
  • riconoscimento dei titoli esteri delle professioni sanitarie e rapporti con l’Unione europea in materia di riconoscimento dei titoli e di mobilità dei professionisti sanitari;
  • organizzazione dei servizi sanitari territoriali, professioni sanitarie, concorsi e stato giuridico del personale del SSN, e relativo contenzioso;
  • disciplina dell’attività libero-professionale intra-muraria;
  • promozione della telemedicina in raccordo con la Direzione generale della programmazione sanitaria e la Direzione generale della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica;
  • rapporti tra il SSN e le università in materia di personale delle aziende ospedaliero – universitarie e di formazione di base e specialistica dei professionisti sanitari nonché di protocolli d’intesa per le attività assistenziali;
  • individuazione, in raccordo con le Regioni e altre pubbliche amministrazioni, dei fabbisogni di personale del SSN e di professionisti sanitari;
  • promozione della professionalità attraverso programmi organici di formazione permanente e di aggiornamento;
  • rapporti con le società medico-scientifiche e loro federazioni;
  • approvazione, in raccordo con la Direzione generale della programmazione sanitaria e la Direzione generale della vigilanza sugli enti e della sicurezza delle cure, degli statuti e dei regolamenti degli enti di cui all’articolo 4, comma 12, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni;
  • individuazione dei profili professionali del personale del SSN;
  • rapporti con le professioni non costituite in ordini e attività non regolamentate;
  • attività di rappresentanza ministeriale in seno alla struttura tecnica interregionale di cui all’articolo 4, comma 9, della legge 30 dicembre 1991, n. 412, come modificato dall’articolo 52, comma 27, della legge 27 dicembre 2002, n. 289;
  • rapporti con l’Aran e con il comitato di settore competente per la contrattazione riguardante il personale del SSN.

Processi governati

  1. Programmazione e controllo;
  2. Miglioramento dei livelli di efficienza ed efficacia dei processi assistenziali;
  3. Pianificazione e valutazione del personale;
  4. Sviluppo organizzativo dei processi;
  5. Valutazione e sviluppo qualità;
  6. Accreditamento all’eccellenza e certificazione;
  7. Standardizzazione delle attività assistenziali;
  8. Adozione/promozione di modelli organizzativi/assistenziali;
  9. Gestione delle risorse umane;
  10. Tutela della salute e sicurezza sul lavoro;
  11. Accoglimento e inserimento delle risorse umane;
  12. Gestione delle informazioni sul personale;
  13. Sviluppo professionale e formazione.

Valutazione e conferma

Gli strumenti di valutazione e verifica del Dirigente delle Professioni Sanitarie misurano la quantità e la qualità delle prestazioni sanitarie fornite in relazione agli obiettivi assistenziali stabiliti, concordati in anticipo durante la discussione di budget. Essi tengono conto delle risorse professionali, tecnologiche e finanziarie disponibili, registrano i livelli di soddisfazione degli utenti e valutano le strategie adottate per il contenimento dei costi attraverso l’uso ottimale delle risorse.

Il superamento della verifica è imprescindibile per la conferma dell’incarico o per l’assegnazione di un altro incarico di pari importanza.

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