Decreto Milleproroghe: aumenti per Infermieri e Medici, OSS esclusi e Professioni Sanitarie ignorate.

Con l’approvazione del Decreto Milleproroghe, il Governo Meloni ha annunciato misure che prevedono incrementi salariali per Infermieri e Medici, ma lasciano fuori gli OSS, le Ostetriche, i Fisioterapisti e altre Professioni Sanitarie.

Le novità per Infermieri e Medici.

Tra i provvedimenti del decreto:

• Tassazione agevolata al 5% sugli straordinari per Infermieri e Medici specializzandi.
• Misure di riconoscimento economico legate alle prestazioni aggiuntive in ambito ospedaliero, come turni extra e attività svolte durante le emergenze sanitarie.

Queste disposizioni sono state accolte positivamente da molte sigle sindacali del comparto medico e infermieristico, ma hanno suscitato malcontento tra le altre categorie sanitarie.

Le professioni escluse.

Gli OSS, le Ostetriche, i Fisioterapisti, i Tecnici di Radiologia e altre professioni del settore non hanno beneficiato di alcuna misura economica aggiuntiva. Per queste categorie, già gravate da carenze di organico e carichi di lavoro sempre maggiori, il decreto rappresenta una mancata occasione di valorizzazione.

Reazioni dei sindacati.

Il panorama sindacale si presenta diviso:

• Alcuni sindacati hanno espresso soddisfazione per le misure adottate per medici e infermieri, ritenendole un passo avanti per il settore.
• Altri, tuttavia, denunciano una disparità di trattamento e chiedono che il Governo consideri interventi per tutte le professioni sanitarie, sottolineando l’importanza del contributo di ogni figura nel sistema sanitario.

Gianfranco Angioni, rappresentante USB Sanità, ha dichiarato:
“È inaccettabile che il lavoro delle altre professioni sanitarie, fondamentali durante la pandemia e nel quotidiano, venga ignorato. Serve un piano di valorizzazione per tutti.”

Prossimi sviluppi.

I sindacati stanno valutando iniziative di mobilitazione, tra cui sit-in e richieste di incontri con il Ministero della Salute per ottenere risposte concrete.

Un appello alla coesione del sistema sanitario.

Questo scenario evidenzia ancora una volta la necessità di un approccio equitativo nella valorizzazione del personale sanitario, affinché il sistema possa rispondere in modo efficace e coeso alle sfide future.

Continuate a seguirci per aggiornamenti sulle trattative sindacali e sugli sviluppi del decreto.

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