La difficoltà di deambulazione negli anziani può comportare significativi disagi fisici e psicologici. La paura di cadere o di non riuscire più a compiere autonomamente certi percorsi può generare atteggiamenti critici e demoralizzanti. Talvolta, anche l’imbarazzo per una postura mutata può creare sconforto e allontanare la speranza di una possibile risoluzione positiva. In questi casi, l’Operatore Socio-Sanitario (OSS) svolge un ruolo fondamentale.
L’importanza del movimento.
Essendo consapevole degli enormi benefici che il movimento apporta all’organismo, l’OSS deve superare le resistenze degli assistiti, mettendoli a loro agio e incoraggiandoli a fidarsi delle proprie capacità. È importante spronarli a seguire passo dopo passo il programma di esercizi previsto, stabilendo piccoli obiettivi da ampliare gradualmente. L’OSS deve fornire supporto emotivo e pratico, aiutando a ricostruire la fiducia degli anziani nelle proprie abilità.
L’OSS e l’assistenza alla deambulazione.
Camminare, stare in piedi, correre e saltare sono azioni che, una volta apprese, compiamo automaticamente. Tuttavia, questi movimenti richiedono una complessa sinergia tra diversi sistemi del corpo: il cervello, i motoneuroni, i muscoli, i tendini, le ossa, le articolazioni e le cartilagini. Quando si verificano eventi dannosi che compromettono questa sinergia, anche le azioni più semplici possono diventare difficoltose.
Le cause della perdita di movimento possono essere molteplici: patologie muscolari e neurologiche, traumi agli arti inferiori, accidenti cerebrovascolari, infezioni che causano disturbi di equilibrio, e perfino brevi periodi di allettamento. In particolare, per gli anziani, l’immobilità o la sedentarietà possono avere un impatto significativo sulla capacità di deambulazione e sulla stazione eretta.
Il supporto dell’OSS.
In questi casi, l’OSS deve evitare di assecondare atteggiamenti disfattisti. Deve piuttosto utilizzare tutte le risorse disponibili per aiutare gli assistiti a recuperare la mobilità, anche se non sempre si raggiungono i miglioramenti sperati. Alcuni anziani, infatti, possono perdere fiducia in sé stessi e nelle proprie abilità, convincendosi di non poter più camminare come prima.
L’OSS deve quindi predisporre un ambiente sicuro, assicurandosi che i pavimenti non siano scivolosi, che l’illuminazione sia adeguata e che vi siano appoggi stabili e sedie per il riposo lungo il percorso. Deve verificare che l’utente indossi un abbigliamento adeguato, calzature antiscivolo e che utilizzi correttamente gli ausili alla deambulazione.
Durante il percorso, l’OSS deve osservare attentamente eventuali segni di intolleranza all’attività e intervenire prontamente se necessario. Le persone anziane incontrano maggiori difficoltà nella deambulazione a causa della riduzione della massa muscolare, della perdita di tonicità e della flaccidità muscolare. L’inattività aggrava ulteriormente queste condizioni.
Benefici dell’esercizio fisico.
L’esercizio fisico permette di migliorare le caratteristiche qualitative e quantitative delle fibre muscolari. La forza generata da un muscolo dipende da vari fattori, tra cui il diametro delle fibre e la frequenza della stimolazione. Studi scientifici, come quello pubblicato sul Journal of Rehabilitation Medicine, hanno dimostrato che dopo un periodo di immobilizzazione, sia nei giovani che negli anziani, è necessario un allenamento aerobico di almeno sei settimane per iniziare a recuperare la forza muscolare. Tuttavia, una riabilitazione completa richiede tempi più lunghi e deve essere integrata con esercizi anaerobici ad alta intensità.
Ruolo cruciale dell’OSS.
L’OSS svolge un ruolo cruciale nel supportare gli anziani con difficoltà di deambulazione. Attraverso l’incoraggiamento, la predisposizione di un ambiente sicuro e l’implementazione di programmi di esercizi adeguati, l’OSS può aiutare gli anziani a recuperare la mobilità e a migliorare la qualità della loro vita.
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