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Daspo Sanitario per chi aggredisce Medici e Infermieri: 3 anni senza cure gratuite.

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Crescono le proposte per contrastare le aggressioni al personale sanitario, tra cui l’idea di sospendere l’assistenza sanitaria gratuita per i colpevoli.

L’escalation di violenze contro medici e infermieri ha raggiunto livelli allarmanti, spingendo politici e operatori sanitari a chiedere misure più severe per proteggere chi lavora negli ospedali. Tra le proposte più clamorose c’è quella del “daspo sanitario”: chi aggredisce medici e infermieri rischia di perdere l’accesso gratuito alle cure del Servizio Sanitario Nazionale per tre anni, ad eccezione delle emergenze.

Un Disegno di Legge per contrastare le aggressioni.

Il disegno di legge, presentato da Fratelli d’Italia, prevede che gli autori di aggressioni contro gli operatori sanitari siano esclusi per tre anni dall’accesso gratuito alle cure programmate del Servizio Sanitario Nazionale. Questa misura escluderebbe le prestazioni di emergenza e quelle salvavita, ma mirerebbe a fungere da deterrente contro le violenze in corsia.

Il senatore Ignazio Zullo, primo firmatario della proposta, ha dichiarato che le risorse risparmiate verrebbero destinate al potenziamento delle misure di sicurezza negli ospedali, per rendere gli ambienti sanitari più sicuri sia per il personale che per i pazienti.

L’episodio di Foggia e l’escalation di violenza.

Il dibattito si è acceso dopo l’ennesimo episodio di violenza, avvenuto all’ospedale Riuniti di Foggia, dove un gruppo di familiari ha tentato di aggredire il personale medico dopo la morte di una paziente. L’episodio, che ha visto medici e infermieri costretti a barricarsi in una stanza, è stato solo uno dei tanti casi segnalati nel corso dell’anno.

Nel 2023 si sono registrate ben 16mila aggressioni a danno del personale sanitario, un terzo delle quali fisiche e nel 70% dei casi contro donne. Gli episodi di violenza fisica e psicologica continuano a crescere, spingendo i sindacati e le organizzazioni di categoria a chiedere misure urgenti.

Le richieste del Personale Sanitario: più sicurezza negli Ospedali.

Gli infermieri, rappresentati dal sindacato Nursing Up, hanno chiesto un intervento drastico, tra cui la presenza dell’esercito negli ospedali e una maggiore presenza delle forze dell’ordine, soprattutto durante gli orari notturni. “Nel mese di agosto, abbiamo contato 34 episodi di violenza su 31 giorni,” ha dichiarato il sindacato, sottolineando l’urgenza di riorganizzare i presidi di sicurezza nelle strutture sanitarie.

Il Ministro della Salute promette interventi.

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha assicurato che il governo tornerà a occuparsi del problema, ricordando che l’anno scorso sono state inasprite le pene per chi aggredisce il personale sanitario. “È un problema culturale oltre che di sicurezza,” ha affermato Schillaci, “bisogna far capire ai cittadini che chi lavora in sanità è lì per aiutarli.”

Ultima di varie misure pensate dalla politica per ridurre il fenomeno delle aggressioni.

La proposta del daspo sanitario è solo l’ultima di una serie di misure pensate per arginare un fenomeno sempre più preoccupante. Se approvata, potrebbe segnare un cambiamento significativo nell’approccio alla sicurezza del personale sanitario, ma resta da vedere se riuscirà a ridurre concretamente il numero di aggressioni. Nel frattempo, il personale sanitario continua a chiedere maggiore protezione e rispetto, mentre le istituzioni studiano le migliori strategie per garantire la loro sicurezza”.

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