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Cristina (OSS): “noi precari costretti a preparare e somministrare terapia in una Casa di Riposo. Pena il licenziamento”.

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Allarme nelle Case di Riposo: OSS costretti a preparare e modificare terapie farmacologiche.

Una grave denuncia arriva da un’Operatrice Socio Sanitaria precaria, che chiameremo Cristina, riguardante una Casa di Riposo in Emilia Romagna. Qui, secondo il suo racconto, gli OSS sarebbero costretti a preparare, modificare e somministrare terapie farmacologiche a pazienti affetti da demenza, da Alzheimer o altri deficit cerebrali, senza alcuna supervisione infermieristica. Ciò con la complicità e sotto la supervisione continua di OSS a tempo indeterminato o di Responsabili delle Attività Assistenziali (RAA).

Non si tratterebbe solo di risparmio economico, ma di un vero e proprio disprezzo nei confronti degli infermieri, ai quali verrebbe negata ogni autorità e competenza, a favore degli OSS, spinti a compiere atti che esulano completamente dal loro ruolo professionale.

Un sistema pericoloso che potrebbe costare vite umane.

Quando ci sarà il morto, allora tutti si accorgeranno della gravità della situazione”, afferma Cristina in un’intervista a Assocarenews.it. “Chi di dovere smetterà di fare finta di niente e prenderà finalmente provvedimenti”.

Cristina racconta un clima di paura tra i lavoratori precari, i quali temono ritorsioni e licenziamenti se si oppongono a queste pratiche illegali. Tuttavia, il problema è ancora più profondo: molti OSS si sentirebbero legittimati a sostituirsi agli infermieri, considerando questo abuso di professione come un “diritto-dovere” della loro figura.

Un sistema dell’orrore che va fermato.

Le parole di Cristina gettano luce su una distorsione pericolosa della gestione sanitaria nelle strutture per anziani, dove la sicurezza dei pazienti e la professionalità degli infermieri vengono sistematicamente calpestate.

Quante altre strutture operano in questo modo? Quante vite sono messe a rischio ogni giorno?

È fondamentale che le autorità sanitarie e gli Ordini Professionali degli Infermieri intervengano immediatamente per fermare queste pratiche, prima che si verifichi una tragedia.

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