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Crisi del Personale Infermieristico e Medico in Veneto: a rischio chiusura 5 Ospedali entro il 2029.

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La carenza di infermieri in Veneto ha raggiunto livelli preoccupanti, portando la Regione a presentare un piano quinquennale da 155 milioni di euro per affrontare il problema e scongiurare la possibile chiusura di cinque ospedali entro il 2029. Secondo Claudio Costa, responsabile delle risorse umane per il sistema sanitario regionale, se non si riuscirà a colmare questa mancanza con almeno mille assunzioni l’anno, il sistema rischia di collassare. La situazione è aggravata dalla scarsità di medici e OSS, mettendo a dura prova l’efficienza degli ospedali e delle RSA.

Un piano da 155 milioni per incentivare il personale.

Il piano regionale si concentra su misure di incentivo economico, supporto psicologico, e integrazione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale. L’obiettivo è attrarre e trattenere infermieri e operatori sanitari, migliorando le condizioni di lavoro. Le strategie includono incentivi economici per chi lavora in zone disagiate e la flessibilità nei turni, oltre a campagne di promozione della professione nelle scuole superiori e sui social media. La Regione ha anche incrementato i posti nei corsi universitari di Scienze Infermieristiche e OSS, pur riscontrando una persistente diminuzione delle domande di iscrizione.

L’effetto Covid e la fuga di Professionisti all’Estero.

L’emergenza Covid ha influito pesantemente sulla salute mentale dei sanitari, causando un aumento delle dimissioni e una crescente migrazione verso l’estero. Il 36% degli infermieri europei ha lasciato il proprio paese per lavorare in realtà come Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia. Le difficili condizioni lavorative e il carico crescente di pazienti cronici sono tra le principali cause della fuga dal servizio pubblico.

Verso una riorganizzazione e valorizzazione delle competenze.

Per migliorare la qualità del lavoro, il piano della Regione prevede un riequilibrio salariale per uniformare gli stipendi e un maggiore coinvolgimento dei professionisti sanitari nelle decisioni operative. Saranno istituiti sportelli di supporto psicologico per prevenire il burnout e verrà introdotta una piattaforma per gestire la mobilità interaziendale. Saranno inoltre assegnate mansioni amministrative per ridurre il carico burocratico sui sanitari, permettendo loro di concentrarsi sulla cura del paziente.

La sfida per il futuro della Sanità Veneta.

Di fronte a un quadro demografico in cui gli anziani superano i giovani, il sistema sanitario del Veneto dovrà adattarsi rapidamente per garantire servizi efficienti e soddisfare le esigenze di una popolazione in crescita e con patologie croniche sempre più diffuse. La Regione spera che questo piano riesca a garantire la stabilità del personale e la sostenibilità a lungo termine del sistema sanitario pubblico.

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