Mar. Lug 16th, 2024
crisi astinenza oppiacei

Secondo i dati diffusi dal Dipartimento Ministeriale delle Politiche Antidroga, in Italia nel 2016 sono stati assistiti quasi 150 mila persone con problemi di dipendenza patologica. Si tratta di un numero però che non può tener conto di tutte quelle persone che si sono sottratte ai servizi dedicati e che rimangono nella parte sommersa del mondo delle dipendenze.

Le crisi d’astinenza rappresentano episodi di una sindrome che si verifica al momento che si diminuisce o azzera l’utilizzo di una sostanza assunta a dosi elevate e per un medio o lungo periodo di tempo.

Nel campo delle tossicodipendenze la crisi d’astinenza più diffusa è quella correlata all’interruzione del consumo di oppiacei.

Segni e sintomi.

I segni e sintomi tipici possono insorgere già dopo 4-6 ore dall’ultima assunzione e possono durare fino a 12 giorni. Il picco si manifesta al quarto giorno compiuto.

L’interruzione dell’assunzione di oppiacei fa venire meno l’interazione tra gli stessi e la noradrenalina, finora contrastata.

Sapere questo ci aiuta a ricordare gran parte dei segni e sintomi che si dividono in fisici e psico/comporamentali.

I segni e sintomi fisici comprendono:

  • Picchi pressori;
  • Tachicardia;
  • Midriasi;
  • Vampate calde o fredde;
  • Sudorazione profusa;
  • Tremori;
  • Emesi;
  • Mialgie diffuse;
  • Crampi addominali;
  • Rinorrea;
  • Piloerezione;
  • Sbadiglio incontrollato.

I segni e sintomi psicologici e comportamentali invece sono:

  • Stato ansioso;
  • Irrequietezza;
  • Mancanza di sonno.

Le scale di valutazione usate maggiormente nella verifica e monitoraggio della crisi d’astinenza sono:

  • OOWS (Objective Opiate Withdrawal Scale) che si basa sull’osservazione della persona in crisi per 5 minuti con annotazione dell’avvenuta manifestazione dei segni.
  • SOWS (Subjective Opiate Withdrawal Scale) che si associa all’OOWS e misura tramite interrogazione della persona sui sintomi percepiti.
  • COWS (Clinical Opiate Withdrawal Scale) scala al cui punteggio finale partecipa anche il valore della frequenza cardiaca.
  • Finnegan modificata la scala più completa dal punto di vista del tener conto dei parametri vitali e dello stato complessivo di salute fisica.

Esistono, come per qualsiasi evento misurabile, molte altre scale. Queste scale sono consigliate dall’Istituto Superiore della Sanità (ISS) e per approfondimento sono consultabili a questo link.

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  • Dott. Marco Tapinassi

    Vicedirettore del quotidiano AssoCareNews.it. Infermiere e Giornalista, autore di oltre 5000 articoli web e cartacei. Mille interessi, due figli, un cane ma solamente 24 ore a disposizione ogni giorno! Ciò nonostante non perde nemmeno un tè con il suo Bianconiglio.

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Di Dott. Marco Tapinassi

Vicedirettore del quotidiano AssoCareNews.it. Infermiere e Giornalista, autore di oltre 5000 articoli web e cartacei. Mille interessi, due figli, un cane ma solamente 24 ore a disposizione ogni giorno! Ciò nonostante non perde nemmeno un tè con il suo Bianconiglio.

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