OSS calabria, carenza oss, operatori socio sanitari, oss Redazione Assocarenews.it 19 Dicembre 2024 0 Commenti

Cosenza: OSS a rischio licenziamento, 80 lavoratori già avvisati.

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La questione occupazionale degli Operatori Socio Sanitari (OSS) continua a creare allarme in tutta la Calabria. Dopo le proteste dei lavoratori di Catanzaro, che nei giorni scorsi hanno manifestato davanti alla Cittadella Regionale per denunciare il rischio di 200 licenziamenti entro la fine del 2019, ora la mobilitazione si sposta a Cosenza.

La situazione a Cosenza.

All’interno dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, 80 OSS hanno già ricevuto una lettera di licenziamento. Si tratta di una vertenza che colpisce non solo il capoluogo cosentino, ma tutta la rete sanitaria regionale, mettendo in crisi i servizi ospedalieri e l’assistenza ai pazienti.

Questi licenziamenti rischiano di lasciare gli ospedali con un numero insufficiente di operatori, aumentando il carico di lavoro per il personale restante e compromettendo la qualità delle cure offerte ai cittadini.

Un problema regionale.

La situazione di Cosenza si inserisce in un contesto più ampio di difficoltà per il sistema sanitario calabrese. Le riduzioni del personale OSS stanno colpendo diverse città, tra cui Catanzaro e altre province della regione, in un momento in cui il fabbisogno di operatori per l’assistenza diretta è sempre più evidente.

Le cause principali della crisi includono:

Vincoli di bilancio imposti ai settori pubblici.
Mancanza di stabilizzazioni per i lavoratori a tempo determinato.
Scarso investimento nella sanità pubblica da parte delle istituzioni regionali.

Le reazioni.

I sindacati e le associazioni di categoria stanno denunciando con forza la situazione, sottolineando:

L’urgenza di rivedere i piani di bilancio, per evitare il licenziamento di centinaia di lavoratori.
La necessità di un piano straordinario di assunzioni, vista la carenza cronica di personale nella sanità calabrese.

La vertenza degli OSS di Cosenza e di altre città calabresi rappresenta un campanello d’allarme per la sanità pubblica regionale, evidenziando la necessità di interventi strutturali per garantire il diritto alla salute dei cittadini e la stabilità occupazionale dei lavoratori.

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