contatore visite gratuito
×

Contratto Comparto Sanità 2022-2024: Nursing Up sarebbe pronto a firmare, ma con condizioni.

Ascolta l'articolo

Le trattative per il rinnovo del Contratto del Comparto Sanità 2022-2024 entrano nella fase finale. L’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) ha convocato i sindacati per il prossimo 20 febbraio 2025, con l’obiettivo di chiudere un accordo.

Dai vertici del Nursing Up, il sindacato degli infermieri guidato da Antonio De Palma, emerge una possibile apertura alla firma, ma solo a determinate condizioni. Resta ancora acceso il dibattito su alcuni punti chiave, che potrebbero determinare la decisione finale del sindacato. Non c’è nulla di ufficiale ovviamente.

Le richieste di Nursing Up e i nodi irrisolti.

Ecco i principali punti di contrasto tra Nursing Up e ARAN, che potrebbero influenzare l’esito della firma:

1. Accesso all’area di elevata qualificazione.

La proposta dell’ARAN prevede l’accesso all’area di elevata qualificazione solo per i professionisti sanitari con lauree magistrali o di primo livello. Questo escluderebbe gli infermieri, le ostetriche e altri professionisti sanitari con titoli del vecchio ordinamento, creando una frattura tra lavoratori con percorsi formativi differenti. Per Nursing Up, si tratta di una discriminazione inaccettabile, che penalizza migliaia di professionisti.

2. Aumenti economici insufficienti.

Il Governo ha proposto 170 euro lordi di aumento mensile per i lavoratori del comparto. Tuttavia, secondo Antonio De Palma, questa cifra rappresenta solo una media calcolata al ribasso, che non rispecchia le reali necessità economiche del personale sanitario. Il sindacato chiede un riconoscimento salariale più equo e adeguato al costo della vita.

3. Formazione ECM: nessuna agevolazione sul debito orario.

Il Nursing Up aveva richiesto che almeno 2 ore settimanali di formazione ECM fossero incluse nell’orario di lavoro, riducendo così il debito orario di 36 ore settimanali. Tuttavia, la proposta è stata respinta, lasciando i professionisti sanitari nella condizione di dover frequentare corsi formativi al di fuori dell’orario di servizio.

4. Mobilità del personale: manca una regolamentazione chiara.

Il sindacato contesta l’assenza di garanzie sui bandi di mobilità. Il contratto non prevede scadenze certe, lasciando i lavoratori in una situazione di incertezza organizzativa, senza la possibilità di pianificare eventuali trasferimenti.

5. Indennità e tempi retribuiti: nessun miglioramento concreto.

Il contratto non prevede un aumento della parte fissa dell’indennità per gli incarichi di base di infermieri, ostetriche e altri professionisti sanitari. Inoltre, non viene riconosciuto più tempo retribuito per le attività di vestizione e consegna, fondamentali per il personale turnista.

Chi firmerà e chi si oppone al contratto?

Nonostante le criticità, oltre al Nursing Up, firmeranno il contratto anche Fials, Nursind e CISL. Se l’accordo verrà siglato, gli aumenti in busta paga e gli arretrati per infermieri, OSS, professioni sanitarie, fisioterapisti, ostetriche, amministrativi e tecnici potrebbero arrivare già da aprile 2025, garantendo ai lavoratori una Pasqua più serena.

Sul fronte opposto, CGIL e UIL si dichiarano contrari alla firma, ritenendo le proposte economiche e i riconoscimenti professionali avanzati dal Governo Meloni ancora insufficienti.

Il 20 febbraio, sempre che si tenga l’incontro, sarà una data decisiva per il rinnovo del CCNL Sanità 2022-2024. Se le richieste del Nursing Up verranno accolte, il sindacato potrebbe firmare l’accordo, garantendo ai lavoratori gli attesi aumenti salariali. Tuttavia, restano ancora diverse incognite su questioni fondamentali come la progressione di carriera, la mobilità e la formazione.

L’esito delle trattative determinerà non solo il futuro economico di migliaia di operatori sanitari, ma anche la loro condizione lavorativa nei prossimi anni.

Share this content:

Autore

Potresti aver perso