Comparto Sanità: la UIL FPL ribadisce l’insufficienza delle risorse per il rinnovo CCNL 2022-2024.
Nella giornata del 23 ottobre 2024 si è svolto presso l’Aran l’ottavo incontro per il rinnovo del CCNL Sanità 2022-2024. La UIL FPL ha espresso preoccupazione riguardo le risorse messe a disposizione per il rinnovo, giudicandole insufficienti per un adeguato adeguamento contrattuale a fronte dell’inflazione e dell’aumento dei costi energetici. Il sindacato ha sottolineato diverse criticità e richieste non ancora accolte, che riguardano anche le indennità e le condizioni lavorative degli operatori sanitari.
Risorse aggiuntive insufficienti.
La UIL FPL ha ribadito che le risorse stanziate per il rinnovo del contratto risultano limitate, anche considerando l’incremento aggiuntivo dello 0,22% previsto nella nuova Legge di Stabilità. Secondo il sindacato, tale importo non è sufficiente a contrastare un’inflazione stimata oltre il 17% per il triennio 2022-2024, a cui si somma il peso dei costi energetici.
Rischio di perdita della riduzione del cuneo fiscale.
Uno dei problemi sollevati è che l’aumento in busta paga potrebbe portare molti dipendenti a superare le soglie mensili di 1.923 o 2.692 euro lordi, determinando così la perdita della riduzione del cuneo fiscale del 6% o 7%, prevista dalla legge n. 213 del 2023. Questo comporterebbe un annullamento dell’aumento contrattuale e, in alcuni casi, persino una riduzione del netto in busta paga.
Le richieste della UIL FPL su indennità e condizioni lavorative.
Nel corso dell’incontro, il sindacato ha nuovamente richiesto:
- Aumento dell’indennità professionale per infermieri, ostetriche e altre professioni sanitarie, con l’inclusione dell’ostetrica nell’indennità di specificità infermieristica.
- Incremento del valore del buono pasto e eliminazione della compartecipazione del dipendente di 1 euro.
- Possibilità di esonero su base volontaria dai turni notturni per il personale oltre i 60 anni, per ridurre il carico di lavoro.
Questioni tecniche e welfare.
Altri temi includono la richiesta di compensi per lavoro straordinario anche per chi ha incarichi di funzione (entro i 5.000 euro annui), una maggiore flessibilità nell’orario di lavoro, e il riconoscimento del riposo compensativo per la reperibilità attiva. La UIL FPL ha inoltre ribadito la propria posizione sul Welfare Integrativo, affermando che questo dovrebbe essere a carico delle aziende e non pesare sul fondo personale.
La UIL a testa bassa contro ARAN per chiedere aumenti stipendiali e riconoscimenti professionali.
Il prossimo incontro tra Aran e UIL FPL è previsto per il 21 novembre. La UIL FPL ha confermato che continuerà a sollecitare soluzioni che valorizzino in modo adeguato le figure professionali del comparto sanità e che garantiranno un miglioramento reale delle condizioni lavorative.
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