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COINA. Sanità sotto assedio: il 2024 è “annus horribilis” per la sicurezza negli ospedali.

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La situazione della sanità italiana raggiunge livelli di allarme senza precedenti, con il COINA (Sindacato delle Professioni Sanitarie) che lancia un grido d’allarme: il 2024 si chiude come un anno tragico per la sicurezza degli operatori sanitari. Aggressioni sempre più violente, presenza di armi nei reparti e pronto soccorsi al collasso delineano uno scenario inquietante che rischia di aggravarsi nel 2025.

Violenza senza controllo: i pronto soccorsi come zone di guerra.

Secondo il Segretario Nazionale del COINA, Marco Ceccarelli, gli episodi di violenza negli ospedali non sono più limitati a insulti o aggressioni fisiche, ma si sono trasformati in veri e propri raid armati:

“Oggi non si parla più solo di calci e pugni, ma di minacce letali. Coltelli, mazze e manganelli entrano indisturbati nei reparti, mettendo a rischio la vita di medici, infermieri e pazienti. La violenza è diventata parte del nostro quotidiano.”

I pronto soccorsi, già in crisi per il sovraffollamento, sono i principali teatri di queste esplosioni di brutalità. Una situazione esasperata dalla carenza cronica di personale sanitario, letti disponibili e una sanità territoriale ormai allo sbando.

Sanità territoriale: il collasso che alimenta l’esasperazione.

La crisi della sanità territoriale, denuncia il COINA, è la radice del problema. Le liste d’attesa interminabili spingono i cittadini a riversarsi nei pronto soccorsi, saturandoli fino al punto di rottura:

“Ci vogliono mesi per una visita specialistica. I pronto soccorsi sono diventati l’unico punto d’accesso per i cittadini, ma sono al limite. Pazienti costretti ad attese di giorni e operatori sotto pressione portano a un’esasperazione che sfocia nella violenza.”

Le soluzioni proposte dal COINA.

Nonostante le recenti misure legislative, come l’inasprimento delle pene per chi aggredisce gli operatori sanitari, il sindacato sottolinea che tali provvedimenti non sono sufficienti:

  • Presenza delle forze dell’ordine H24 nei pronto soccorsi: Vigilantes e telecamere non bastano; serve un intervento diretto e immediato delle forze dell’ordine per prevenire le aggressioni.
  • Rinforzare la sanità territoriale: Ripristinare un sistema sanitario efficiente, con tempi di attesa ridotti e medici di famiglia disponibili, è cruciale per alleggerire la pressione sui pronto soccorsi.
  • Maggiore ascolto da parte delle istituzioni: Il COINA invita il Ministro della Salute Orazio Schillaci a visitare di persona i pronto soccorsi per comprendere la gravità della situazione e dialogare direttamente con gli operatori sanitari.

2025: un anno di svolta per la sicurezza sanitaria?

Il COINA lancia un appello affinché il 2025 diventi l’anno della rinascita per la sanità italiana, con interventi concreti che garantiscano la sicurezza nei luoghi di cura e la ripresa di un sistema sanitario territoriale efficiente.

“Non possiamo più permetterci soluzioni di facciata. Serve un intervento immediato per fermare questa spirale di violenza e garantire cure sicure e tempestive ai cittadini”, conclude Ceccarelli.

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