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Redazione Assocarenews.it
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Co-mai-UMEM-AISC: 881 morti e più di 1000 feriti, di cui il 70% bambini e donne: è il tragico bilancio dei nuovi raid su Gaza.

La Co-mai, Comunità del Mondo Arabo, rinuncia alla tradizionale cena organizzata per l’Iftar in segno di solidarietà.
AODI-BELAITOUCHE-TILOUANI-NESERAT: “In questo momento di dolore, rinunciamo all’Iftar per non dimenticare le vittime della guerra e per sostenere i bambini e le famiglie colpite dalla tragedia. La pace è l’unica strada per fermare l’orrore.”
ROMA 20 marzo 2025 – La guerra in Palestina ha ripreso la sua scia di morte e distruzione, con raid che non sembrano voler fermarsi. Il bilancio drammatico, che nelle ultime ore segna almeno 881 morti e più di 1000 feriti di cui il 70% bambini e donne, porta con sé un dolore che non può essere ignorato. L’orrore che ormai da anni martella la Striscia di Gaza non conosce tregua, e la sofferenza dei più vulnerabili, soprattutto dei bambini, si aggrava con ogni attacco. La violenza è ripresa nel mese sacro del Ramadan, il mese di riflessione, purificazione e solidarietà per la comunità musulmana, aggiungendo ulteriore angoscia al popolo palestinese.
Il popolo palestinese è chiamato a vivere il Ramadan con la paura e la sofferenza incolmabili causate dalla guerra. In questo contesto drammatico, la Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai), sempre in prima linea nella promozione della pace, della solidarietà e del dialogo, ha preso una decisione forte e significativa: rinunciare all’iftar, il tradizionale pasto che segna l’interruzione del digiuno durante il mese del Ramadan, in segno di rispetto per le vittime di questa violenza e per le sofferenze di chi vive ogni giorno nel conflitto.
Foad Aodi, Presidente Onorario e Fondatore della Co-mai sottolinea con fermezza:
“Nel mese di Ramadan, un mese sacro che ci invita a riflettere sulla pace e sulla solidarietà, non possiamo ignorare le difficoltà enormi che stanno affrontando i nostri medici palestinesi e gli ospedali che sono al collasso in Palestina. I professionisti sanitari ci chiedono tutti i giorni aiuti sanitari, il supporto di delegazioni di medici specialisti, sangue e farmaci salva vita. Non dimentichiamo che ci sono tanti feriti che muoiono per mancanza di cure e sotto le macerie. Inoltre, secondo i nostri medici UMEM in Palestina, il bilancio delle ultime ore delle vittime e dei feriti è davvero drammatico. Manca di tutto: farmaci, elettricità, acqua e cibo puliti, area di emergenze, sangue, strumenti chirurgici e cure per i pazienti oncologici, pazienti cronici, cardiopatici e le donne in gravidanza. Sono al collasso le sale parto e di rianimazione.
Cosi dichiara il Prof. Foad Aodi, Presidente UMEM (Unione medica Euro Mediterranea ) e Direttore responsabile dell’Agenzia Britannica Informazione senza confini (AISC), che insieme ai consigli direttivi Co-mai, UMEM e AISC News, rivolge un accorato appello al Governo Italiano e alla Comunità Europea di sostenere il popolo palestinese e aprire gli ospedali italiani per le cure ai bambini, come già è stato fatto in questi mesi, anche se si rende necessario aumentare la quota ed il numero dei bambini da curare.
Inoltre così dichiarano i membri del Consiglio Direttivo Co-mai.
“Non possiamo stare a tavola e festeggiare mentre i bambini muoiono sotto le bombe, mentre le famiglie piangono la perdita dei propri cari. Il mese di Ramadan è un mese di riflessione, ma anche di azioni concrete a favore dei più vulnerabili. Quest’anno, invece di festeggiare, dobbiamo dedicare il nostro impegno alla pace, alla solidarietà, e a chi sta soffrendo senza poter scegliere. Dobbiamo dire basta alla guerra, basta alla violenza, basta all’ingiustizia.
Rinunciamo al nostro tradizionale pasto per esprimere il nostro profondo rispetto per le vittime di questa guerra. Il nostro gesto vuole essere un appello forte alla comunità internazionale: è giunto il momento di fermare questa guerra disumana. Invitiamo tutti, anche chi non appartiene alla nostra comunità, a unirsi a noi in questo atto di solidarietà. Invitiamo tutti a donare per aiutare le famiglie palestinesi in difficoltà, in particolare quelle che stanno ricevendo cure presso le strutture sanitarie italiane.
La sofferenza del popolo palestinese è insostenibile, e questo è un momento in cui dobbiamo fare la nostra parte. Rinunciare alla Cena che organizziamo ogni anno per l’iftar è un atto simbolico, ma anche un invito a riflettere sulla necessità di una pace duratura. Non possiamo rimanere indifferenti davanti a una tragedia che colpisce i più piccoli, i più vulnerabili. Con il nostro appello vogliamo esprimere la nostra solidarietà con tutte le vittime di questa guerra e con chi ha perso la speranza in un mondo migliore. Invitiamo tutti a contribuire, a donare, e a unirsi a noi per far sentire la nostra voce di pace.
“Rivolgiamo, più che mai in questo momento, la nostra attenzione verso chi sta soffrendo, verso chi sta perdendo tutto, ma soprattutto verso i bambini, che sono le prime vittime innocenti di questa guerra atroce senza senso. Il nostro impegno è per la pace e per fermare la violenza che non fa che alimentare il dolore”.
“Non possiamo restare indifferenti di fronte a quanto sta accadendo in Palestina. La guerra, la violenza e le atrocità commesse contro i civili devono cessare. Non possiamo più accettare il sacrificio di vite innocenti. La pace è l’unica via possibile, e dobbiamo lottare insieme per farla prevalere,” .” Ogni vita conta. Ogni bambino merita di vivere in pace. Non possiamo chiudere gli occhi davanti a questa realtà.”
Con questo comunicato, CO-mai rinnova il suo appello alla comunità internazionale e ai governi affinché mettano fine a questa guerra insensata e dolorosa, portando finalmente pace e speranza alla Palestina e al popolo palestinese.
Così Dichiara il Consiglio Direttivo Co-mai Comunità del Mondo Arabo in Italia.
Presidente Onorario
• Foad Aodi, Fondatore Co-mai, già Presidente Nazionale per quattro mandati.
Consiglio Direttivo
• Presidente Nazionale: Belaitouche Kamel Eddine
• Vice Presidenti: Daoudi Tilouani, Hakim Neserat
• Segretario Generale: Amir Younes
• Vice Segretari Generali: Walid Srouj, Sihem Abdelafou Zaiter, Younis Tawfik
• Portavoce: Hasan Awad
• Comitato Organizzativo Coordinatori Sud, Centro, Nord Italia:
• Nadine Abdia, Ekramy Hashem, Soufi Mustapha
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