Carradori confermato direttore generale dell’Ausl Romagna: sanità universale e più infermieri tra le priorità.

Raffaele Carradori, confermato direttore generale dell’Ausl Romagna, guarda al futuro della sanità con obiettivi chiari: rafforzare i servizi territoriali, affrontare il problema del sovraccarico nei Pronto Soccorso e colmare il gap di personale infermieristico, che in Italia è ancora lontano dagli standard europei.

“Questa nomina rappresenta per me un attestato di fiducia da parte della Regione, ma soprattutto una grande responsabilità verso i cittadini e il sistema sanitario,” ha dichiarato Carradori. “Credo fermamente nella sanità universale, un principio cardine della nostra Costituzione.”

Emergenza personale e valorizzazione delle competenze.

Uno dei temi più critici riguarda il personale sanitario. “Il nostro Paese soffre un deficit del 22% di infermieri rispetto alla media europea,” spiega il direttore. “Colmare questo divario richiederà nuove assunzioni, ma anche un’efficace valorizzazione del personale già in servizio.” In Romagna si sono registrati segnali positivi, con un aumento dell’8% del personale ospedaliero e un incremento del 12% tra gli infermieri, ma Carradori sottolinea che c’è ancora molto da fare.

Pronto soccorso: un problema strutturale.

Tra le sfide principali, il sovraccarico dei Pronto soccorso resta una questione cruciale. “Questo problema è legato all’invecchiamento della popolazione e alla diffusione di patologie croniche complesse,” spiega Carradori. “Non esiste una soluzione unica: bisogna adattare i modelli di cura alle realtà locali, investendo sui servizi territoriali e potenziando la rete delle strutture di base.”

Progetti futuri e investimenti.

Carradori punta anche sul miglioramento delle infrastrutture sanitarie. “Gli ospedali devono essere moderni e funzionali, con un’attenzione particolare ai servizi materno-infantili e di emergenza-urgenza,” afferma. Tra le priorità, anche la promozione delle Case della Comunità, un modello territoriale in grado di avvicinare i cittadini all’assistenza sanitaria.

Un messaggio per operatori e cittadini.

“Agli operatori sanitari voglio dire che il loro lavoro è essenziale e che sono al loro fianco per migliorare le condizioni in cui operano,” conclude Carradori. “Ai cittadini, invece, ribadisco che la sanità pubblica è un diritto fondamentale, da difendere e rafforzare ogni giorno.”

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