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Cardioversione Elettrica e Assistenza Infermieristica.

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Introduzione alla Cardioversione Elettrica

La cardioversione elettrica (CVE) è una procedura terapeutica utilizzata per ripristinare il normale ritmo cardiaco nei pazienti affetti da fibrillazione atriale, flutter atriale o tachicardia atriale, quando la cardioversione farmacologica non ha avuto successo. Questa procedura è essenziale per correggere aritmie che possono portare a sintomi debilitanti e danni al muscolo miocardico.

Aritmie Cardiache e Danni al Miocardio

Le aritmie, come la fibrillazione e il flutter atriale, causano sintomi come palpitazioni, dispnea, astenia e vertigini. Questi sintomi portano spesso il paziente a recarsi in pronto soccorso, dove un ECG (elettrocardiogramma) può diagnosticare la tachiaritmia. L’elevata frequenza cardiaca provocata da queste aritmie può danneggiare il miocardio, riducendo la frazione di eiezione (FE) e compromettendo la funzionalità contrattile del cuore.

Nella fibrillazione atriale, l’inefficace contrattilità degli atri provoca un’anomala circolazione del sangue nelle cavità cardiache, aumentando il rischio di formazione di trombi. Se non trattati, questi trombi possono causare ictus o embolie una volta che la contrattilità atriale riprende.

Strategia Terapeutica e Importanza dell’Anamnesi

Un’anamnesi accurata sulla tempistica di comparsa dei sintomi è fondamentale per la strategia terapeutica. Se i sintomi persistono per oltre 48 ore, è obbligatorio iniziare una terapia anticoagulante prima di procedere con la cardioversione elettrica, per minimizzare i rischi cardioembolici. Dopo il ripristino del ritmo sinusale, è comune che il cardiologo prescriva una terapia anti-aritmica per ridurre il rischio di recidive.

Esecuzione della Cardioversione Elettrica

La cardioversione elettrica è solitamente effettuata in regime di Day Hospital. Dopo aver informato il paziente e ottenuto il consenso informato, si procede con la preparazione alla sedazione profonda, spesso con la presenza di un anestesista.

L’esecuzione prevede l’uso di un defibrillatore per erogare una scarica elettrica bifasica attraverso placche metalliche adesive posizionate sul torace. Le posizioni standard delle placche sono sottoclaveare destra-apicale sinistra o antero-posteriore. La quantità di energia viene selezionata in base al peso del paziente (1-2 Joule/kg) e sincronizzata con il picco R dell’ECG per evitare di innescare aritmie maligne.

La procedura può richiedere fino a 3 shock, con un aumento progressivo dei Joule, per ripristinare il ritmo sinusale. Il successo della procedura è elevato, con tassi di successo tra il 75-90% per fibrillazioni atriali di recente insorgenza e 90-100% per flutter.

Assistenza Infermieristica nella Cardioversione Elettrica

La preparazione del paziente è cruciale e spetta all’infermiere. Le responsabilità includono:

  1. Accertamento e Preparazione del Paziente:
    • Verifica di eventuali allergie a farmaci.
    • Rimozione di protesi mobili e oggetti metallici.
    • Tricotomia delle aree dove saranno posizionati gli elettrodi.
    • Monitoraggio dei parametri vitali e esecuzione di un ECG a 12 derivazioni.
  2. Gestione dell’Accesso Venoso:
    • Reperimento di un accesso venoso di buon calibro.
    • Applicazione delle piastre adesive e collegamento al defibrillatore in modalità manuale e sincrono sull’onda R.
  3. Assistenza durante la Sedazione e la Procedura:
    • Collaborazione con il medico per la sedazione profonda e monitoraggio costante dei parametri vitali.
    • Registrazione dell’ECG durante l’erogazione dello shock per documentare il passaggio dall’aritmia al ritmo sinusale.
    • Osservanza delle norme di sicurezza durante l’erogazione dello shock.
  4. Monitoraggio Post-Procedura:
    • Assistenza al paziente fino al completo risveglio, continuando a monitorare i parametri vitali.
    • Ripetizione dell’ECG per verificare la persistenza del ritmo sinusale.
    • Informare il paziente di evitare la guida di veicoli o lavori che richiedano particolare concentrazione per le 24 ore successive.

Procedura critica

La cardioversione elettrica è una procedura critica per il trattamento delle aritmie cardiache, e l’assistenza infermieristica gioca un ruolo fondamentale nella preparazione, esecuzione e monitoraggio del paziente, garantendo sicurezza e successo della procedura.

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