Burn-in: prevenire esaurimento emotivo. A rischio Medici, Infermieri, Oss e Professioni Sanitarie.

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Burn-in per prevenire l’esaurimento emotivo: un approccio alla prevenzione del burnout tra i professionisti di aiuto.

Introduzione al Burn-in e al Burnout.

Quando pensiamo ai professionisti di aiuto come medici, infermieri e psicologi, spesso li consideriamo come figure dedicate e altruistiche, ma questa percezione può nascondere sfide significative. Tra queste, il burnout rappresenta una sindrome critica caratterizzata da esaurimento emotivo, depersonalizzazione e riduzione della realizzazione personale. Questo fenomeno colpisce in particolare chi lavora in ambiti ad alto impatto emotivo e può avere conseguenze devastanti sulla qualità del servizio prestato e sul benessere dell’individuo.

Il Ruolo del Principio dell’Okness.

Nell’analisi transazionale, il principio dell’“okness” enfatizza la parità di dignità tra professionista e paziente. Questo principio sostiene che ogni individuo ha pari valore e che la relazione tra professionista e paziente deve essere basata su un’ottica di collaborazione piuttosto che di superiorità o inferiorità. Questo approccio promuove una relazione di aiuto sana e riduce il rischio di burnout, evitando che il professionista assuma un ruolo di salvatore che può portare a un eccessivo coinvolgimento emotivo.

Cause del Burnout.

Il burnout può derivare da una combinazione di fattori soggettivi e oggettivi:

  • Fattori soggettivi: Include caratteristiche personali, aspettative professionali e stress non legato al lavoro.
  • Fattori oggettivi: Condizioni lavorative come carichi di lavoro eccessivi, mancanza di supporto e risorse inadeguate.

Prevenire il burnout richiede un approccio che riconosca le responsabilità sia del singolo professionista sia dell’organizzazione. Mentre il professionista deve gestire il proprio benessere e riconoscere i segnali di stress, l’organizzazione deve implementare misure preventive e di supporto.

Burn-in: un approccio preventivo.

Il concetto di “burn-in”, mutuato dalla meccanica, può essere applicato al contesto lavorativo dei professionisti di aiuto. In meccanica, il burn-in è il processo di test e rodaggio di componenti per identificare guasti iniziali. Analogamente, il burn-in per i professionisti di aiuto riguarda la preparazione e il test delle proprie capacità emotive e professionali per prevenire l’insorgenza del burnout.

Strategie di Burn-in includono:

  1. Formazione Emotiva e Professionale: La formazione dei professionisti dovrebbe includere non solo competenze tecniche ma anche strumenti per la gestione emotiva e il riconoscimento dei segnali di stress. Questo può includere corsi di autoassistenza, tecniche di coping e consapevolezza emotiva.
  2. Sostegno e Psicoterapia: Offrire supporto psicologico e percorsi di psicoterapia ai professionisti prima che inizino a lavorare in ambienti ad alta intensità emotiva può aiutare a sviluppare una maggiore resilienza e consapevolezza delle proprie capacità emotive.
  3. Riconoscimento dei Ruoli e dei Limiti: È essenziale che i professionisti comprendano la differenza tra il ruolo di salvatore e quello di collaboratore. Evitare di cadere nella trappola del salvatore, che può portare a un eccessivo coinvolgimento emotivo e a una sensazione di fallimento quando i risultati non sono quelli sperati.

Il Triangolo Drammatico e il Ruolo del Salvatore

Il “Triangolo Drammatico”, descritto da Stephen Karpman, evidenzia come i professionisti di aiuto possono cadere nei ruoli di Salvatore, Vittima e Persecutore. Questi ruoli possono esacerbare il burnout se il professionista non è consapevole dei propri confini emotivi e delle proprie motivazioni.

  • Salvatore: Assumere un ruolo di salvatore può sembrare altruistico, ma può portare a una pressione eccessiva e a una dipendenza dal riconoscimento esterno.
  • Vittima: Sentirsi inadeguati o sopraffatti può portare a sentimenti di impotenza e burnout.
  • Persecutore: Frustrazione e risentimento verso i pazienti o il sistema possono manifestarsi in comportamenti di persecuzione.

Prevenzione e intervento.

Per prevenire il burnout, è cruciale affrontare questi ruoli e sviluppare strategie di supporto. Alcuni interventi praticabili includono:

  • Creazione di un Ambiente di Supporto: Le organizzazioni devono promuovere un ambiente lavorativo che riconosca e affronti i segnali di stress e burnout. Questo include l’implementazione di programmi di supporto psicologico e la creazione di spazi sicuri per discutere le sfide emotive.
  • Promozione dell’Autoassistenza: Educare i professionisti su come integrare pratiche di autoassistenza nella loro routine quotidiana può aiutare a mantenere l’equilibrio tra lavoro e vita privata.
  • Supervisione e Feedback: Fornire supervisione regolare e feedback costruttivo può aiutare i professionisti a riconoscere e affrontare precocemente i segnali di stress e burnout.

Il burn-in rappresenta un approccio preventivo innovativo per affrontare il burnout tra i professionisti di aiuto. Investire nella preparazione emotiva e professionale dei lavoratori, riconoscere e gestire i propri ruoli all’interno delle dinamiche lavorative e creare un ambiente di supporto sono passi fondamentali per mantenere il benessere dei professionisti e garantire la qualità del servizio prestato. La prevenzione del burnout è una responsabilità condivisa tra individui e organizzazioni, ed è essenziale per garantire una professione di aiuto sostenibile e gratificante.

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