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Buoni Pasto negati: risarcimento da 400mila Euro per i lavoratori ASL. Scopri dove.

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Era ora! Dopo anni di battaglia, i lavoratori della ASL di Viterbo vedono finalmente riconosciuto un diritto che spettava loro da tempo: i buoni pasto. E non parliamo di spiccioli – stiamo parlando di ben 400mila euro di risarcimenti!

Facciamo un passo indietro. Immaginate di fare turni estenuanti in ospedale, spesso senza nemmeno la possibilità di una pausa pranzo decente. E poi scoprire che, mentre altri colleghi ricevono i buoni pasto, a voi questo diritto viene negato. È esattamente quello che è successo a 142 dipendenti della ASL di Viterbo.

Ma ora le cose stanno cambiando. Il tribunale ha dato loro ragione, stabilendo che la ASL deve riconoscere i buoni pasto arretrati per gli ultimi 10 anni. Parliamo di risarcimenti che vanno dagli 800 ai 7.000 euro a testa!

“È una vittoria storica”, ci racconta Vittorio Ricci della FIALS, il sindacato che ha seguito la battaglia legale. “Finalmente si è riconosciuto che il diritto alla pausa pranzo non è un optional, soprattutto per chi lavora in condizioni difficili”.

E qui viene il bello. Questa sentenza non riguarda solo Viterbo. Quante altre ASL in Italia stanno negando questo diritto? A Torino, per esempio, gli infermieri delle Molinette si trovano in una situazione assurda: hanno solo 30 minuti di pausa, durante i quali devono pure cambiarsi perché non possono andare in mensa con la divisa. Una vera follia!

La soluzione? Sarebbe semplice: dare i buoni pasto a tutti, così ognuno può gestire il pranzo come meglio crede. Invece c’è chi preferisce fare orecchie da mercante, costringendo i lavoratori a lunghe battaglie legali.

Ora la palla passa ad altri ospedali. Questa sentenza crea un precedente importante, e chissà quanti altri dipendenti sanitari potrebbero seguire l’esempio di Viterbo. Intanto, i 142 lavoratori possono tirare un sospiro di sollievo: dopo anni di attesa, finalmente riceveranno ciò che gli spettava.

E voi? Conoscete casi simili nella vostra ASL? Raccontatecelo nei commenti – più se ne parla, più è difficile che certe ingiustizie continuino a passare inosservate!

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