Bottega (Nursind): “Elezioni Ordini Infermieri necessitano di regolamentazione e controlli, così implode il sistema”.

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Andrea Bottega (Nursind): “democrazia e trasparenza negli OPI, urgente una riforma per tutelare i diritti degli Infermieri“.

Negli ultimi mesi, le elezioni per il rinnovo degli organi degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (OPI) hanno sollevato un dibattito acceso sulla trasparenza e la democraticità delle procedure elettorali. Andrea Bottega, segretario nazionale del Nursind, ha recentemente preso posizione attraverso un comunicato stampa, evidenziando una serie di criticità che mettono a rischio la fiducia degli infermieri nei confronti degli OPI.

Irregolarità e opacità: i casi di Catania, Caserta e Catanzaro.

Gli episodi di Catania, Caserta e Catanzaro rappresentano un campanello d’allarme: irregolarità e presunti brogli elettorali sono stati evitati solo grazie all’intervento della giustizia amministrativa. “Stratagemmi e opacità,” ha dichiarato Bottega, “minano la democraticità degli OPI e rischiano di trasformarli in scatole vuote, privi di reale rappresentanza per gli infermieri”.

Secondo Bottega, la fiducia degli iscritti è fondamentale per la legittimità degli OPI, ma le attuali procedure elettorali, che lasciano ampi margini di manovra ai presidenti degli Ordini, mettono in serio pericolo questo rapporto di fiducia.

Troppo potere ai Presidenti degli OPI: un sistema che deve cambiare.

Il problema principale, secondo Bottega, risiede nelle regole di voto attuali che concentrano un eccessivo potere nelle mani dei presidenti degli Ordini. “Con le norme attuali,” spiega, “i presidenti possono autenticare le firme e decidere se ostacolare le candidature, come successo a Catania. Questa riserva di potere mina alle fondamenta la democrazia interna degli OPI.”

Il rischio, quindi, è che venga impedita l’alternanza nelle cariche, con gravi ripercussioni sulla rappresentatività e sull’efficacia degli Ordini stessi.

La mancanza di controlli e il ruolo delle Istituzioni: serve un intervento deciso.

Non solo gli Ordini, ma anche gli enti di controllo come la Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie (Cceps), il Ministero della Salute e la Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (Fnopi) non hanno fatto abbastanza per vigilare sulle elezioni, limitandosi spesso a richiedere chiarimenti senza interventi concreti.

Bottega ha inoltre ricordato altri episodi di mancanza di trasparenza in enti come Enpapi e il Fondo Perseo-Sirio, a dimostrazione che il problema non riguarda solo gli OPI. L’assenza di controlli adeguati rischia di compromettere l’intero sistema di rappresentanza professionale degli infermieri.

Un appello alle Istituzioni: riforma subito per salvaguardare la democrazia e salvare l’Infermieristica.

Per Bottega, la soluzione passa per un intervento deciso del legislatore. “Solo attraverso una riforma seria e mirata possiamo ripristinare un funzionamento corretto delle elezioni degli OPI,” ha dichiarato. L’obiettivo è garantire trasparenza e democraticità, elementi imprescindibili per il buon funzionamento degli enti pubblici e per restituire fiducia agli iscritti.

La richiesta del Nursind è chiara: una riforma che riduca i poteri discrezionali dei presidenti degli Ordini e introduca meccanismi di controllo più efficaci, per evitare che gli Ordini diventino semplici simboli svuotati di significato e privi di reale rappresentanza.

Bottega si lascia andare, basito, ad un ultimo commento finale: “o interveniamo ora o sarà troppo tardi per la professione infermieristica, servono nuove leve e nuove idee al comando”.

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