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Ausl Romagna replica a Nursing Up: “gridi allarmistici che non trovano riscontro”.

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La Direzione Assistenziale di Ausl Romagna ha replicato alle critiche del sindacato Nursing Up, definendo le dichiarazioni del sindacato come «gridi allarmistici» che non rispecchiano la realtà aziendale. In una nota ufficiale, l’Azienda Sanitaria ha sottolineato il proprio impegno nel garantire il rispetto delle normative contrattuali e il benessere dei dipendenti, pur ammettendo le difficoltà legate alla carenza di personale sanitario a livello nazionale.

La replica dell’Ausl Romagna.

La nota, firmata da Luca Gelati (Direzione Assistenziale Ausl Romagna) e dai rappresentanti delle Direzioni Infermieristiche e Tecniche di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini, respinge le accuse di Nursing Up, definendole «incomprensibili drammatizzazioni» probabilmente legate alla necessità di visibilità in vista delle elezioni delle RSU.

«Abbiamo ben presente le difficoltà che la sanità pubblica sta attraversando a livello nazionale, in particolare per la carenza di personale sanitario», si legge nella nota. «Proprio per questo motivo abbiamo cercato di mettere in campo tutte le azioni possibili per garantire il miglior equilibrio tra le esigenze di servizio e il benessere dei professionisti».

I dati a sostegno dell’Azienda.

L’Ausl Romagna ha fornito dati a supporto della propria posizione:

Ferie garantite: nel 2023, il personale infermieristico ha usufruito mediamente di 37 giorni di ferie pro capite, programmati con largo anticipo.
Lavoro straordinario: monitorato costantemente, con piani di recupero o compensazione economica per l’eventuale accumulo di ore.
Potenziamento dell’organico: dal 2020 al 2024, sono stati assunti 1.234 professionisti (+8%), con ulteriori procedure concorsuali già avviate per il 2025.

L’organizzazione del lavoro.

L’Azienda ha sottolineato il proprio impegno nel valorizzare l’autonomia decisionale delle professioni sanitarie, riconoscendo agli infermieri un ruolo attivo nella co-progettazione e gestione delle attività.

«Abbiamo sottoscritto un accordo integrativo di destinazione di risorse il 21 giugno 2024, firmato anche da Nursing Up, che prevede tariffe orarie di 50 euro per il personale sanitario e 30 euro per OSS e autisti nel periodo estivo (giugno-settembre 2024). Lo stesso accordo sarà esteso al periodo critico di dicembre 2024-gennaio 2025», si legge nella nota.

Disponibilità al confronto.

L’Ausl Romagna ha ribadito la propria disponibilità a un confronto costruttivo con le organizzazioni sindacali per trovare soluzioni condivise. «Un confronto al quale l’Azienda doverosamente non si è mai sottratta», ha precisato la Direzione. «Occorre però rappresentare la realtà, suffragata da analisi serie e dati, anziché da gridi allarmistici che non trovano riscontro».

Le critiche di Nursing Up.

Nelle sue dichiarazioni, Nursing Up aveva denunciato un clima lavorativo tossico, con riposi saltati, ferie non garantite e un accumulo di ore difficilmente recuperabili. Il sindacato aveva anche criticato la pratica dell’autogestione delle sostituzioni, che obbliga il personale in servizio a trovare sostituti in caso di assenze improvvise.

Tutte le misure adottate nell’interesse dei lavoratori.

La replica dell’Ausl Romagna mette in luce le misure adottate per migliorare le condizioni di lavoro del personale sanitario, pur riconoscendo le sfide legate alla carenza di personale. Tuttavia, il confronto con Nursing Up evidenzia un divario tra le parti, con il sindacato che chiede interventi più incisivi e l’Azienda che difende il proprio operato, basandosi su dati e accordi sottoscritti.

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Redazione Assocarenews.it

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